Comportamento unità follicolari nel tempo

doqumo

Utente
1 Novembre 2005
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Salve, vorrei sottoporre ai forumisti e ai dottori del forum una discussione riguardante la fisiologia e il comportamento delle unità follicolari nel corso della vita di una persona che ho letto su un sito americano e di cui riassumo quanto ho potuto capire.
In breve si dice che in un soggetto molto giovane e con buona densità, gran parte delle unità follicolari ( unità anatomica formata da gruppi di capelli vicini e con alcuni organi in comune) sono composte da 2, la maggioranza da 3 e 4 capelli , ed è opinione comune che in un trapianto esse debbano essere conservate nella loro integrità al momento dell'impianto nella zona calva.
Di seguito si dice che, soprattutto in soggetti suscettibili di alopecia androgenetica ma anche nelle persone non calve,con l'età le unità follicolari anche della zona donatrice nucale tendono a subire un processo di involuzione per il quale uno o più dei capelli dell'unità si miniaturizzano ed alcuni vengono definitivamente persi.
La differenza con le zone glabre è che in queste ultime tutti i capelli dell'unità follicolare hanno subito il processo di involuzione mentre quelle della nuca al termine del processo alopecico conservano ancora alcuni capelli terminali ,insieme con dei capelli miniaturizzati ed alcuni vellus.
Di fatti, avete mai notato ( non so se questa è la regola) che in una persona calva, spesso ( non sempre) anche la striscia di capelli della nuca si presenta meno folta di quella di una persona meno sensibile alla calvizie ?
Questo discorso potrebbe essere interessante , in quanto se esso corrispondesse a verità, il trapianto di capelli , soprattutto se effettuato in persone molto giovani potrebbe nel lungo periodo perdere parte del suo impatto estetico, anche se si ha sempre la certezza matematica che la maggioranza dei capelli trapiantati comunque crescerebbero a vita come capelli terminali.
Spero di aver dato uno spunto interessante di discussione a coloro che hanno avuto pazienza di legger4e il mio post.
La trattazione dell'argomento arriva dal sito www.newhair.com del Dr. W. Rassman nella sezione Follicular unit transplantation.
Cosa ne pensate di tutto cio'?

Grazie, auguri e ciao a tutti.
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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Caro doqumo,
forse puoi anche leggere questo articolo che tratta proprio dell'evoluzione del capello nelle diverse età:
http://www.sitri.it/capelli_e_eta/eta.html
baci

aggiungo...
L'androgenetica colpisce le parti del capo delimitate da Hamilton e Norwood, perché é lì che i recettori androgeni sono sensibili al DHT. Nella zona della nuca i capelli sono salvi perché il DHT non agisce. Proprio per questo motivo i capelli dei trapianti vengono prelevati da quella zona. I capelli trapiantati continueranno poi a NON essere sensibili al DHT, e a crescere come se fossero ancora sulla nuca. Altrimenti il trapianto non avrebbe senso...
Leggi anche la homepage www.calvizie.net!
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doqumo

Utente
1 Novembre 2005
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Di fatto, qui non si dice che il trapianto non funziona a lungo termine, ma semmai che anche nella zona donatrice può esserci un parziale impoverimento delle unità follicolari, che perdono solo parte dei loro capelli, che vengono miniaturizzati o trasformati in vellus. In raltà ci sarà sempre una quota stabile di capelli terminali.

2)Considerazione che non ha a che fare con la ns. discussione di sopra: la veridicità dello schema proposto nella foto in giallo è secondo me abbastanza dubbia o quantomeno approssimativa in quanto dice che la linea frontale e le tempie sono sensibili al testosterone. Sono invece riportati esempi clinici e anche di pazienti del forum che hanno tratto molto beneficio in tali zone dall'uso di finasteride che, come è noto ,abbassa i livelli ematici di DHT del 60 % con aumento conseguente del testorterone libero del 10%.Allora dove sta la verità ?

Ciao Claudia
 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
13,601
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Caro doqumo,
beh, chi fa un trapianto folicolare sceglierà pure i capelli migliori da trapiantare no? Quindi quelli che non stanno subendo un processo di involuzione. La donor area viene ben valutata dal chirurgo prima di effettuare il trapianto...

Per la seconda domanda, in tutti i testi che ho avuto modo di leggere si riporta che comunque è il testosterone che agisce sul frontale, più che il DHT. La finasteride, agisce ANCHE sul frontale, ma altrimenti non si spiegherebbe come mai ci sono persone stempiate, che però non soffrono affatto di androgenetica... Come si può leggere anche qui:
http://www.sitri.it/triangoli/triangoli.html
Infatti sulle zone delle tempie sono più efficaci gli antiandrogeni topici (che appunto combattono il testosterone più che il DHT).
 

doqumo

Utente
1 Novembre 2005
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1)Certamente la valutazione della foltezza della zona donatrice è un buon punto di partenza, semmai è il prevedere l'evoluzione futura di questi capelli nell'età della persona ( nel lunghissimo termine ), anche se ad una certa età forse qualche capello in meno sarà l'ultimo dei nostri problemi, non credi ?

2)Per quanto riguarda la stempiatura fisiologica ti espongo il mio pensiero. Ci siamo trovati d'accordo sul fatto che comunque il DHT colpisce anche sulle tempie. Detto questo,io ritengo che nelle persone che presentano la stempiatura fisiologica ,queste zone ( tempie)hanno una sensibilità al DHT talmente alta ( contrariamente alle altre zone )che nemmeno la cura con finasteride ha benefici sulla caduta , proprio come accade per le persone che presentano forme di calvizie agressive precoci totali dove, questa sensibilità elevata al DHT ,si estende a tutto lo scalpo ,come a detta anche del Dr. Gigli.

Riciao ed un bacio.


 

claudia

Utente
5 Maggio 2003
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[:D]
1)Condizioni di norma indispensabili per questo intervento sono:
a) che la calvizie sia stabilizzata, in caso contrario esiste la possibilità di trapiantare capelli già destinati a perdersi);
b) che, conseguentemente, l'età non sia troppo bassa (d solito almeno 30 anni);
c) che i capelli presenti in sede occipitale siano abbastanza folti, di buona qualità (alta percentuale di anagen al tricogramma) e che formino una banda alta non meno di 8 cm.
Poi comunque nell'età matura, diciamo così, l'invecchiamento magari quei capelli li farà cadere ma per altri motivi!
2)Si sono d'accordo, secondo me bisogna distinguere appunto tra frontoparietale maschile (in cui agisce forse davvero solo il testosterone e basta, mentre restano intatti gli altri capelli), che è una connotazione più fisiologica che altro, e la stempiatura che invece poi si sviluppa in androgenetica, dove oltre al testosterone è comunque presente una sensibilità al DHT...
baci
 

doqumo

Utente
1 Novembre 2005
33
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1)Certo certo, sto parlando di una condizione parafisiologica di invecchiamento della UF, non necessariamente legata all'alopecia androgenetica , ma piuttosto all'età.

Auguri
 

favolos80

Utente
3 Marzo 2005
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Citazione:Messaggio inserito da doqumo

In breve si dice che in un soggetto molto giovane e con buona densità, gran parte delle unità follicolari ( unità anatomica formata da gruppi di capelli vicini e con alcuni organi in comune) sono composte da 2, la maggioranza da 3 e 4 capelli , ed è opinione comune che in un trapianto esse debbano essere conservate nella loro integrità al momento dell'impianto nella zona calva.




se le unità follicolari sono quasi tutte da 2 o più(quindi multiple),allora dovendo rifare l'hairline(in cui servono per forza uf singole),bisogna per forza sezionarle??
 

doqumo

Utente
1 Novembre 2005
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Infatti si dice anche, in un'altra sezione, che in taluni soggetti potrebbe essere difficile riuscire ad estrarre un adeguato numero di UF singole per rifinire la prima linea.
Le soluzioni possono essere 2.
Scheletrizzare le UF più grandi , ma con un concreto rischio di poca ricrescita o ricrescita stentata ( affermazione che se non ricordo male fu fatta anche dal Dr. Tesauro in un suo intervento ), oppure effettuare parte del prelievo nella zona sopra le orecchie , dove in genere il calibro dei capelli è inferiore, diviene ancora più fine con l'età e addirittura parte di essi vanno con il tempo anche perduti.
Di qui l'affermazione di uno specialista , il quale di che l'hairline ricostruita tende con il tempo ad acquisire più naturalezza proprio per i motivi suddetti.
Io penso che abbia anche una certa rilevanza l'incanutimento dei capelli , che sicuramente produrrà un minor contrasto cona la cute sottostante e quindi un effetto di naturalezza maggiore.
Spero di essere stato esauriente.
Ciao a tutti.
 

favolos80

Utente
3 Marzo 2005
86
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ok,dogumo...perchè non posti questa discussione anche sul forum da me indicato nella firma? iscriviti, sei il benvenuto.
 

doqumo

Utente
1 Novembre 2005
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Ok ,probabilmente nei prossimi giorni, sai , dopo un po'comincia a essere dispendioso in termini di tempo seguire tante discussioni in tanti forum diversi.

Comunque ciao e auguri
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
941
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Tesauro aveva detto che e' pericoloso dividere le unita follicolari da piu capelli in unita singole perche questo potrebbe dire separare il patrimonio genetico delle stesse.

La scheletrizzazione delle uf, se fatta bene e fino al punto giusto e' la variabile che separa un trapianto fatto bene da uno fatto male in termini di incisioni e impianto delle stesse,

Piu le uf sono scheletriche, piu fina sara' l'incisione e maggiore la naturalezza.

Ovviamente gli elementi vitali nel processo di scheletrizzazione non devono essere pregiudicati, senno' non ricresce nulla.

Ciao
 

doqumo

Utente
1 Novembre 2005
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Brasileiro, ne sai qualcosa invece del discorso dell'influenza della zona ricevente che pare cambi alcune delle caratteristiche dei capelli trapiantati, da quanto è emerso da alcuni recenti studi.
Io penso che possa essere una cosa vera dato che anche i peli corporei quando trapiantati nello scalpo modificano gradualmente il loro ciclo anagen.
Ho letto pure qualcosa a riguardo nella sezione Trapianti della stempiatura di salus del Doc. Tesauro nella quale si dice che col tempo parte dei capelli trapiantati tendono ad adeguarsi al calibro dei capelli presenti.

Ciao e auguri
 

brasileiro

Utente
28 Novembre 2003
941
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265
ti posso dire che secondo la mia esperienza i capelli stanno mantenendo lo stesso calibto che avevano nella zona di prelievo e sono passati circa due anni dal mio primo intervento.

Non mi sento di confermare, nella lettura e nella esperienze di altri pazienti, questa teoria.
ciao e auguri anche a te !