Già in passato ho parlato di questo aspetto, mi sono soffermato spesso al problema e poco alla cura.
Parlo chiaramente e senza nessun filtro : la mia famiglia è un perfetto connubio fra ignoranza e demenzialità.
Mi spiego, definendo la mia idea di ignoranza e demenzialità.
L'ignoranza non è una mancanza di titoli o qualifiche. L'ignoranza per me è mancanza di buon senso e sopratutto è espressione di poca formazione civica, oltre allo scarso rispetto per gli altri.
La demenzialità è una produzione dell' ignoranza ed è essere di cattivo gusto, essere cafoni e stupidi, violare la persona altrui senza nessuna discrezione, cattiva educazione.
La mia famiglia e in particolare la figura di mio padre concilia ignoranza allo stato puro e esprime logicamente nello stesso tempo una percentuale di idiozia, e demenzialità che è offensiva nei confronti degli altri.
Mio padre è la massima espressione di tutto ciò.
Mio padre nel lavoro si impegna al massimo per risultare credibile, nella dimensione della famiglia è una persona di una rozzezza allo stato brado.
E' invadente, di cattivo gusto, offende le persone e le giudica, cafone, vive per istigare ed e un uomo poco presente (come figura vera e utile) nella vita di mia madre e dei miei fratelli (ormai io non ho più bisogno umanamente di lui).
E' molto difficile rendere l'idea di quanto questo clima mi innervosisca e mi danneggi. Quando studio (sopratutto se richiedo un leggero silenzio) si alternano qualche voce alta e vere e proprie urla. Provo a chiedere con eduazione il silenzio e ricomincia, quasi come se fosse (e a questo punto ci credo) qualcosa di premeditato.
Oltre questo sono innumerevoli e quasi da censire le performance di cafonaggine pure di mio padre all' interno dell' ambito familiare (inteso in senso generale).
Ancora..in famiglia si giudica, si giudicano gli altri e poi si prentende discrezione. Il più alto discorso in casa, sopratutto da parte di mio padre, è la chiacchiera oppure cosa si mangia.
In 20 anni non ho mai sentito discorsi da parte di mio padre sulla scuola, sull' università, sulle mie ambizioni, sulle ambizioni di mia madre, su una vacanza, su un hobby, su niente. O la chiacchiera o cosa si mangia, questo il picco del talk-show nella mia famiglia.
Il problema non è tanto il come sono i miei familiari e il com'è mio padre (in teoria il mio educatore).
Il problema è che il come è mio padre invade la mia vita, la inasprisce e la innervosisce. La altera in negativo.
Pensat
Parlo chiaramente e senza nessun filtro : la mia famiglia è un perfetto connubio fra ignoranza e demenzialità.
Mi spiego, definendo la mia idea di ignoranza e demenzialità.
L'ignoranza non è una mancanza di titoli o qualifiche. L'ignoranza per me è mancanza di buon senso e sopratutto è espressione di poca formazione civica, oltre allo scarso rispetto per gli altri.
La demenzialità è una produzione dell' ignoranza ed è essere di cattivo gusto, essere cafoni e stupidi, violare la persona altrui senza nessuna discrezione, cattiva educazione.
La mia famiglia e in particolare la figura di mio padre concilia ignoranza allo stato puro e esprime logicamente nello stesso tempo una percentuale di idiozia, e demenzialità che è offensiva nei confronti degli altri.
Mio padre è la massima espressione di tutto ciò.
Mio padre nel lavoro si impegna al massimo per risultare credibile, nella dimensione della famiglia è una persona di una rozzezza allo stato brado.
E' invadente, di cattivo gusto, offende le persone e le giudica, cafone, vive per istigare ed e un uomo poco presente (come figura vera e utile) nella vita di mia madre e dei miei fratelli (ormai io non ho più bisogno umanamente di lui).
E' molto difficile rendere l'idea di quanto questo clima mi innervosisca e mi danneggi. Quando studio (sopratutto se richiedo un leggero silenzio) si alternano qualche voce alta e vere e proprie urla. Provo a chiedere con eduazione il silenzio e ricomincia, quasi come se fosse (e a questo punto ci credo) qualcosa di premeditato.
Oltre questo sono innumerevoli e quasi da censire le performance di cafonaggine pure di mio padre all' interno dell' ambito familiare (inteso in senso generale).
Ancora..in famiglia si giudica, si giudicano gli altri e poi si prentende discrezione. Il più alto discorso in casa, sopratutto da parte di mio padre, è la chiacchiera oppure cosa si mangia.
In 20 anni non ho mai sentito discorsi da parte di mio padre sulla scuola, sull' università, sulle mie ambizioni, sulle ambizioni di mia madre, su una vacanza, su un hobby, su niente. O la chiacchiera o cosa si mangia, questo il picco del talk-show nella mia famiglia.
Il problema non è tanto il come sono i miei familiari e il com'è mio padre (in teoria il mio educatore).
Il problema è che il come è mio padre invade la mia vita, la inasprisce e la innervosisce. La altera in negativo.
Pensat