Circa le INTERCETTAZIONI

fabricius

Utente
9 Dicembre 2003
399
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265
Tratto dal sito poliziotti.it


E' assurdo che invece di punire gli abusi (ove ve ne siano stati) e l'indebita o addirittura illecita divulgazione si vada a intaccare uno strumento utilissimo, indispensabile senza il quale le indagini non sarebbero possibili. Sento parlamentari che urlano frasi sconnesse quanto demagogiche, mistificando e manipolando la realtà. Per esempio la storiella sulle centinaia di migliaia di numeri intercettati: perché non dicono che spesso sono utenze intestate o in uso alla stessa persona che per ridurre al minimo il rischio di essere intercettato (avendo ovviamente, dei buoni motivi legati alle proprie attività illegali e/o criminali) cambia centinaia di SIM ? Non lo dicono perché non lo sanno (sicuramente molti parlano senza nemmeno sapere di cosa) o perché sono in malafede ? (sicuramente molti parlano ma pur conoscendo questi aspetti li tace, quindi é in malafede).



Ecco, questo è il parere di numerosi esponenti delle forze dell'ordine, io mi accodo a questo semplice ragionamento che dovrebbero fare tutti gli italiani che hanno un minimo senso di giustizia e di legalità

Se poi qualcuno vuole tutelare i suoi interessi o magari è lobotomizzato posso anche comprendere perchè sia d'accordo col manifesto propagandistico berlusconiano.
C'è una bella differenza tra il punire chi divulga informazioni riservate di un indagine e mettere in carcere chi utilizza le intercettazioni come fondamentale strumento di indagine in una società della comunicazione.

Attuare la proposta berlusconiana vuol dire premiare ancora una volta i furbi disonesti di questo Paese, insomma tutti gli amici o gli emulatori del cavaliere.


W L'Italia.
 

fabricius

Utente
9 Dicembre 2003
399
0
265
Tratto dal sito poliziotti.it


E' assurdo che invece di punire gli abusi (ove ve ne siano stati) e l'indebita o addirittura illecita divulgazione si vada a intaccare uno strumento utilissimo, indispensabile senza il quale le indagini non sarebbero possibili. Sento parlamentari che urlano frasi sconnesse quanto demagogiche, mistificando e manipolando la realtà. Per esempio la storiella sulle centinaia di migliaia di numeri intercettati: perché non dicono che spesso sono utenze intestate o in uso alla stessa persona che per ridurre al minimo il rischio di essere intercettato (avendo ovviamente, dei buoni motivi legati alle proprie attività illegali e/o criminali) cambia centinaia di SIM ? Non lo dicono perché non lo sanno (sicuramente molti parlano senza nemmeno sapere di cosa) o perché sono in malafede ? (sicuramente molti parlano ma pur conoscendo questi aspetti li tace, quindi é in malafede).



Ecco, questo è il parere di numerosi esponenti delle forze dell'ordine, io mi accodo a questo semplice ragionamento che dovrebbero fare tutti gli italiani che hanno un minimo senso di giustizia e di legalità

Se poi qualcuno vuole tutelare i suoi interessi o magari è lobotomizzato posso anche comprendere perchè sia d'accordo col manifesto propagandistico berlusconiano.
C'è una bella differenza tra il punire chi divulga informazioni riservate di un indagine e mettere in carcere chi utilizza le intercettazioni come fondamentale strumento di indagine in una società della comunicazione.

Attuare la proposta berlusconiana vuol dire premiare ancora una volta i furbi disonesti di questo Paese, insomma tutti gli amici o gli emulatori del cavaliere.


W L'Italia.
 

fabricius

Utente
9 Dicembre 2003
399
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265
Tratto dal sito poliziotti.it


E' assurdo che invece di punire gli abusi (ove ve ne siano stati) e l'indebita o addirittura illecita divulgazione si vada a intaccare uno strumento utilissimo, indispensabile senza il quale le indagini non sarebbero possibili. Sento parlamentari che urlano frasi sconnesse quanto demagogiche, mistificando e manipolando la realtà. Per esempio la storiella sulle centinaia di migliaia di numeri intercettati: perché non dicono che spesso sono utenze intestate o in uso alla stessa persona che per ridurre al minimo il rischio di essere intercettato (avendo ovviamente, dei buoni motivi legati alle proprie attività illegali e/o criminali) cambia centinaia di SIM ? Non lo dicono perché non lo sanno (sicuramente molti parlano senza nemmeno sapere di cosa) o perché sono in malafede ? (sicuramente molti parlano ma pur conoscendo questi aspetti li tace, quindi é in malafede).



Ecco, questo è il parere di numerosi esponenti delle forze dell'ordine, io mi accodo a questo semplice ragionamento che dovrebbero fare tutti gli italiani che hanno un minimo senso di giustizia e di legalità

Se poi qualcuno vuole tutelare i suoi interessi o magari è lobotomizzato posso anche comprendere perchè sia d'accordo col manifesto propagandistico berlusconiano.
C'è una bella differenza tra il punire chi divulga informazioni riservate di un indagine e mettere in carcere chi utilizza le intercettazioni come fondamentale strumento di indagine in una società della comunicazione.

Attuare la proposta berlusconiana vuol dire premiare ancora una volta i furbi disonesti di questo Paese, insomma tutti gli amici o gli emulatori del cavaliere.


W L'Italia.
 

bertosantos

Utente
20 Febbraio 2007
576
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Se ce nera ancora bisogno di provo a sostengno della tesi che berlusconi è mafioso , ignorante, massone, vecchio, soffre di complessi di altezza, pelato, in conflitto di interessi, insomma il peggior uomo al governo, avrei preferito il mio cane.

Io dico che se gli italiani fossero stati svegli e andavano in piazza finche non la finiva di porre legge vergognose, questa era unaltra italia...

MEA CULPA,,,, Siamo noi da cambiare in primis,,,,


 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Negli Stati Uniti d'America (230 milioni di abitanti) sono autorizzate circa 1.100 intercettazioni l'anno, e per fatti gravissimi, tipo insurrezione contro lo Stato. Mafia. Estorsioni.

In Italia (59 milioni di abitanti) si stimano circa 4 milioni di cittadini intercettati ogni anno.

Fate voi il confronto.

[?]
 

jack

Utente
2 Gennaio 2004
931
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265
Tu sta stronzata a ivo l hai sentita a ballaro.....
ti pisciano addosso e ti dicono che piove....
Ti ricordo che le intercettazioni per terrorismo rimangono quindi significa che possono intercettare chi vogliono con la scusa del terrorismo.....
 

regular

Utente
13 Ottobre 2007
217
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165
L'america e' un paese un po' diverso dall'italia,(non certo migliore)
li, i cittadini hanno piu' senso civico di noi.

Lo strumento delle intercettazioni in italia penso sia fondamentale,
sbagliato e' abusarne e sopratutto, fare arrivare tali PROVE ai giornali, che ci creano GOSSIP.

Poi boh, qui da me con le intercettazioni sono riusciti a VINCERE battaglie, altrimenti perse.

 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
335
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265
Io non credo affatto che la magistratura ordinaria adoperi le intercettazioni ad capocchiam per spiare molti italiani. Io credo che l'adoperi solo in caso di sospetti in tutti i reati gravi, non solo mafia e terrorismo ma anche e soprattutto corruzione e reati finanziari, che rendono questo paese cosi' ridicolo, e che senza di esse (come auspica il nano) gente come lui potra' continuare a corrompere giudici per acquistare case editrici (come è avvenuto per mondadori).
Ma che gran vergogna.
Ciao
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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Falso, per moltissimi reati le indagini sono partite per intercettazioni telefoniche casuali, fatte proprio random cioè ascoltando a destra e a manca. Una persona viene ascoltata per circa 5-6 giorni e poi mollata.
Questo si fa sistematicamente. E lo sanno TUTTI.
In alcune città ad alta densità mafiosa come Palermo i cittadini a rotazione vengono ascoltati periodicamente, in tale modo qualcosa viene fuori.
Questo si aggiunge alle 3.950.000 telecamere piazzate in vari luoghi in Italia (parchi, banche, piazze, stazioni dei treni, ospedali, locali, caselli autostradali, Chiese); inoltre pensate al fatto che TUTTE le vostre transazioni economiche, i pagamenti con carta sono monitorizzati e conservati per dieci anni, e cosi' vale ovviamente per le telefonate.
Ancora tutti gli esami clinici, le visite mediche che voi fate.
Pensate agli spostamenti con il treno intercity con prenotazione, ai viaggi con l'aeroplano, pensate alle partite di calcio che andate a vedere.
Pensate anche al fatto che tutti i siti che visitate sono conservati in remoto in potentissimi file di log.
Insomma il nostro Stato è un grande fratello che controlla tutte le nostre pisciatine.

Se vi piace tanti auguri.
 

jack

Utente
2 Gennaio 2004
931
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265
Scusa a ivo, ma le cose o si sanno o non si sanno, perchè spari cavolate che fanno inceppare la testa alle persone....
Quello che dici non è vero i fatti stanno cosi:
Succede molte volte delle persone siano intercettate per dei reati, poi sentendoli parlare al telefono spunta che queste persone parlano di altre persone ma legate ad altre vicende.....se queste altre vicende sono penalmente rilevanti scattano le indagini....
Quello che dici e completamente falso, poi non capisco il tuo ragionamento del cavolo.... i cittadini da che mondo e mondo non hanno mai contato una mazza e anche con la legge di berlusconi se vogliono intercettarti lo fanno senza problemi e la casta che ne trae vantaggio....
 

maverik

Utente
26 Aprile 2004
3,649
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bisognerebbe fare intercettazioni mirate, e non pubblicarle sui giornali come di solito avviene.....
 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
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265
ivo credo tu stia facendo confusione tre il fatto che potenzialmente siamo tutti spiati e il fatto che concretamente lo siamo.
Mi spiego meglio: grazie ai cellulari, ad internet, ai conti bancari ed a tanto altro, tu sei oggetto a controlli quotidiani. Ma nessuno se ne frega di te se non sei concretamente e seriamente sospettato di qualche reato grave. A quel punto la magistratura ordina ai gestori telefonici, alle banche, ecc, di recuperare i dati sui tuoi movimenti.
Non ragionare con mentalita' nanesca, che ha inculcato negli italiani l'inopportunita' della magistratura ed il gusto di spiare tutto e tutti, in primo luogo perche' non eissterebbero i mezzi finanziari per farlo, in secondo luogo perchè non avrebbe senso per quanto riguarda indagini serie.
Poi, dal momento che siamo tutti potenzialmente spiati (e non a causa dei magistrati, ma a causa delle trovate globalistiche) se non hai nulla da temere il ragionamento non ha cmq senso. Esistono delle rigide leggi sulla privacy dove se io vengo a scoprire che qualcuno mi sta spiando, quel qualcuno è davvero finito.
Solo chi ha qualcosa da temere ha paura di essere spiato, ed il nano, si sa, ha da temere eccome.
Ciao
p.s. in ogni caso ivo, se un magistrato leggesse che tu stai insinuando che la magistratura è cattiva, che vuole spiare senza alcun senso, saresti querelato per calunnia e diffamazione verso un'organo dello stato. Riporta fonti precise, e ricorda che il grande fratello dipende dai gestori telefonici e tanto altro, ed è proprio la magistratura che garantisce il tuo diritto di privacy
 

fabricius

Utente
9 Dicembre 2003
399
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Quello di cui parli tu, IVO, sono possibilità potenziali di controllo, questo perchè viviamo in una società altamente tecnologica legata alla comunicazione.
Lasciamo tutti quanti una scia, sempre e comunque, questo non vuol dire che vi sia uno 007 che ogni tanto dà un occhiata alla tua vita per verificare un tuo eventuale legale con mafiosi o terroristi.

Queste sono pure cavolate
Stai ripetendo le stesse stupidaggini di Alfano, omettuncolo posto alla Giustizia dal caro nanetto.

POTENZIALMENTE anche Vodafone, Tim e qualsiasi altra società di telefonia potrebbe controllare ogni nostra chiamata o messaggio, questo non vuol dire che avvenga.

Un altro conto è invece intercettare persone coinvolte o anche vicine a persone indagate e quindi verificare un eventuale loro responsabilità in termini penali.

Quali intercettazioni random?
Queste sono ca**ate e basta, possibile che tu non faccia mai un discorso sensato ma parli solo per slogan berlusconiani?
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Dico solo cose esatte. La giudiziaria la seguo sempre e con molto interesse perchè, non posso essere più preciso qui, mi interesso dell'area criminologica.
In parecchi procedimenti si viene a sapere di fatti di cui si è avuto contezza mediante intercettazioni del tutto CASUALI.
Questi sono fatti.
Ovvio che il nanerottolo - e compagnia cantante - hanno da temere. Ma anche nei confronti del cittadino questa è una violazione della libertà e della privacy di cui tutti hanno diritto.
E anche il Capo dello Stato, che non mi pare iscritto a Forza Italia, ha auspicato una regolamentazione più seria del fenomeno.
Circa il ruolo della Magistratura esso è sacrosanto e difendero' sempre l'autonomia della Magistratura contro ogni ingerenza.

 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
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Oh vedi ivo, cosi' gia' ragioniamo meglio: allora non dire di essere berlusconiano per il solo gusto di provocare e divertirti nel vedere ovvie reazioni avverse in tutti i 3d, perchè se tu fossi berlusconiano saresti anti-giustizialista, e da quello che scrivi, tu hai profonda fiducia nella magistratura e nella giustizia.
Fiducia che il nano, ad esempio, proprio non ha mai avuto: dopo che è riuscito ad uscire indenne da ben 4 processi con leggine ad personam, ecco che si ritrova oggi ad urlare toghe rosse, a deleggittimare l'autorita' giudiziaria ed a inculcare dettami fascistelli per cercare di uscire dall'ultimo grande scoglio della sua vita, il processo in corso della procura di napoli per (ennesima) corruzione.
Infine, una violazione della privacy è quando qualcuno ti spia senza avere alcuna autorizzazione, o divulga dati personali senza averne il consenso.
Questa autorizzazione proviene dalla magistratura, che è un organo serio, l'unico al quale il cittadino puo' davvero appellarsi per garantirsi la libertà in materia di privacy e non solo.
Ciao
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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A me non me ne frega niente di Berlusconi. Ma che il nostro diventi uno stato di polizia in cui ogni pisciatina te la controllano non mi sta bene, tenuto conto che io non ho nulla da nascondere.
Faceva cosi' il KGB che come noto assoldava in ogni quartiere delle persone che facevano gli informatori per il partito.
Non arriviamo a questo punto per amor di Dio.
E l'intelligence i PM la facciano cun grano salis senza sbobinare milioni di ore di telefonate.
Oltretutto è un costo per la giustizia inaudito e invece ci sarebbe bisogno di personale, tipo cancellieri e giudici di pace, che attualmente è una vergogna e gli avvocati non sanno più come fare a lavorare coi ritardi che ci sono.
Qui da noi un giudice di pace ha messo un cartello con scritto CHIUSO PER ASSENZA DI PERSONALE, nel senso che c'era un unico impiegato che ammalato ha dovuto chiudere l'ufficio.
Se vi sembra serio nel 2008 gestire la giustizia a questo modo ditemi voi. Altro che intercettazioni.
 

yankee

Utente
9 Settembre 2007
868
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Se non si ha niente da nascondere e si è puliti le intercettazioni ci scivolano via:
Non me ne frega se mi spiano 24h su 24, tanto non ho niente da nacondere..
Certo se spiano il mio vicino e vedono che è un mafioso pedofilo allora forse lui qualche
problema con le intercettazioni lo avrebbe..
A buon intenditore..
p.s. in America intercettano anche il presidente e non hanno problemi a mettere sul giornale
il fatto che lui sia andato con una zoccola!!! se lo facessero qui apriti o cielo..
Mi spiace dirlo ma chi ha paura delle intercettazioni ha degli scheletri nell'armadio..
p.p.s. se tradisci tua moglie e ti intercettano, mica lo pubblicano sul giornale eh..[;)]
 

leonhalt

Utente
14 Dicembre 2007
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Eh, ma se pensate che in quasi tutti i paese del mondo le intercettazioni vengono fatte da chiunque (investigatori di polizia, agenzie segrete, aziende private) mentre invece l'italia è l'unico paese che segue un criterio giustizialista (regolazione magistratura) vi renderete conto che non siamo affatto in uno stato di polizia.
Lo stato di polizia si crea dicendo 5 anni di carcere, 10 anni di carcere, manganelli e 3 anni di carcere a chi si oppone alla discarica, ecc.
Il nano fa solo credere di tenere alla liberta', in realtà, con puerili mosse dialettiche, fa esattamente il lavoro opposto.
Ciao
 

khil

Utente
6 Febbraio 2004
1,883
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Davvero non so chi mi faccia rispondere in thread del genere in siti moderati nel modo in cui è (im)moderato da sempre questo.Ma tant'è....[|)]

allora, con ordine.....

Non è sufficiente militare tra gli antiberlusconiani per non scrivere cmq inesattezze e infondatezze.

In generale, non è sufficiente schierarsi contro qualcuno che sicuramente abbia torto per avere ragione oggettivamente, argomentativamente, razionalmente.

Non è sufficiente nel dibattito sociale inerente la politica schierarsi bipolarmente come lo è la politica per essere sicuri di essere dalla parte giusta, o neppure meno sbagliata.

Per questo militare a prescindere contro qualcuno non è mai necessariamente un viatico verso la verità, che invece apprendo qui discretamente e serenamente posseduta da chi usa correntemente termini quali lobotomizzato per giudicare tutti coloro che non la pensano come lui.Immagino, come al solito, che spiegare che lobotomizzato è offensivo sarebbe del tutto indebito da parte dei moderatori perchè ridurrebbe gli introiti dello shop del sito.E questo mi dispiace sinceramente per il rispetto che vorrei esistesse nei confronti degli utenti che scrivono qua.

nello specifico vi riporto un'intervista pubblicata su Micromega ultimo numero in edicola fatta a Piercamillo Davigo sulla questione intercettazioni:http://www.ilbarbieredellasera.com/article.php?sid=16864

>>Intercettazione mon amour
di Piercamillo Davigo



Il problema principale delle intercettazioni telefoniche, per quanto riguarda l’Italia, è che se ne fanno troppe (anche se il concetto di “troppe” è un concetto ovviamente indeterminato: bisognerebbe sapere infatti quale sarebbe la misura “necessaria”, anche in considerazione del fatto che l’Italia conosce forme di criminalità organizzata ignote in altri Paesi europei).

Comunque, con riferimento a quanto avviene negli altri paesi, in Italia se ne fanno un numero decisamente superiore. La ragione non è da ricercarsi nella normativa specifica: quella italiana, infatti, è sostanzialmente simile a quella, per esempio, degli Stati Uniti.

Il problema è che nel nostro ordinamento, così come in altri ordinamenti, le intercettazioni telefoniche sono un mezzo di prova residuale, nel senso che possono essere disposte se non è possibile acquisire altrimenti la prova del reato.

In altri paesi c’è un ricorso molto più ampio alle operazioni sotto copertura di quanto non si faccia in Italia.

Per esempio, negli Stati Uniti non si fanno indagini sulla corruzione: si manda un agente federale a dare denaro a un pubblico funzionario e se questo lo prende, viene arrestato.

In Italia una cosa di questo genere non si può fare e probabilmente, se anche si potesse fare, non integrerebbe reato secondo il nostro codice penale, perché chi offre il denaro non è in realtà un corruttore, ma è un agente di polizia che persegue finalità diverse da quelle di corrompere.

E quindi è ovvio che, essendoci nel nostro Paese minori strumenti di indagine di altro tipo, si finisce per fare un uso massiccio delle intercettazioni telefoniche.

La cosa curiosa è che le polemiche sull’eccesso di intercettazioni provengano da ambienti governativi.

Le intercettazioni, salvo i casi di urgenza in cui sono disposte dal pubblico ministero, devono essere autorizzate dal giudice su richiesta del pubblico ministero, il quale svolge dunque la funzione di organo di filtro delle richieste di intercettazione che pervengono: anche io ho passato la mia vita come pubblico ministero a cercare di contenere le innumerevoli richieste di intercettazioni che arrivavano dalle forze di polizia.

Ora, le forze di polizia hanno tre dipendenze: una gerarchica, dall’amministrazione di cui fanno parte; una funzionale, in quanto organo di pubblica sicurezza, dal ministro dell’Interno; e una funzionale, in quanto polizia giudiziaria, dall’autorità giudiziaria.

Se il governo ritenesse che il numero delle intercettazioni fosse eccessivo, basterebbe che desse ordine alle forze di polizia di fare meno richieste, e crollerebbe in questo modo il numero di intercettazioni.

Ma evidentemente non sono queste le intercettazioni che preoccupano il governo: non sono le innumerevoli richieste di intercettazioni che le forze di polizia rivolgono all’autorità giudiziaria (e che gonfiano le statistiche) il vero problema.

Quelle che creano preoccupazioni sono quelle che talvolta non promanano da richieste della polizia giudiziaria, ma sono di iniziativa dell’autorità giudiziaria, o sono richieste dalla polizia giudiziaria già impegnata in indagini su certi tipi di criminalità – per intenderci: la criminalità dei cosiddetti colletti bianchi.>>

Come si può leggere agevolmente la conclusione di Davigo è la stessa di chi scrive il post, ed è la stessa di chi inizia il topic, vale a dire che Berlusconi abbia voluto tutelare suoi protetti/accoliti/legati etc etc.

Ma il percorso per il quale il medesimo arriva a quella conclusione smentisce le vulgate ascoltate come un tam tam in questi giorni e smentisce anche l'inziatore del topic.>>

Davigo dice:

>>Ci sono due aspetti rilevanti connessi alle intercettazioni: la violazione della riservatezza, frequentissima, e il problema delle intercettazioni di conversazioni riguardanti i parlamentari.

Per quanto riguarda la tutela della riservatezza, con l’attuale normativa è pressoché impossibile assicurarne il rispetto.>>

>>Il problema principale delle intercettazioni telefoniche, per quanto riguarda l’Italia, è che se ne fanno troppe>>

Davigo dice

>> Comunque, con riferimento a quanto avviene negli altri paesi, in Italia se ne fanno un numero decisamente superiore. La ragione non è da ricercarsi nella normativa specifica: quella italiana, infatti, è sostanzialmente simile a quella, per esempio, degli Stati Uniti.>>

Davigo dice

>>E quindi è ovvio che, essendoci nel nostro Paese minori strumenti di indagine di altro tipo, si finisce per fare un uso massiccio delle intercettazioni telefoniche.>>

Dunque le intercettazioni sono effettivamente troppe, e comunque molte di più che in altri paesi.

Il motivo è che non esistono strumenti d'indagine adeguati a quelli esistenti in quei paesi.Bene, possiamo almeno incentrare la discussione della gente sul darseli o meno legislativamente tali strumenti.

Importante è non negare che un problema/privacy esista solo perchè affermarlo venga fatto equivalere ad essere berlusconiani.

Davigo fino a stasera non era berlusconiano.