Tratto dal sito poliziotti.it
E' assurdo che invece di punire gli abusi (ove ve ne siano stati) e l'indebita o addirittura illecita divulgazione si vada a intaccare uno strumento utilissimo, indispensabile senza il quale le indagini non sarebbero possibili. Sento parlamentari che urlano frasi sconnesse quanto demagogiche, mistificando e manipolando la realtà. Per esempio la storiella sulle centinaia di migliaia di numeri intercettati: perché non dicono che spesso sono utenze intestate o in uso alla stessa persona che per ridurre al minimo il rischio di essere intercettato (avendo ovviamente, dei buoni motivi legati alle proprie attività illegali e/o criminali) cambia centinaia di SIM ? Non lo dicono perché non lo sanno (sicuramente molti parlano senza nemmeno sapere di cosa) o perché sono in malafede ? (sicuramente molti parlano ma pur conoscendo questi aspetti li tace, quindi é in malafede).
Ecco, questo è il parere di numerosi esponenti delle forze dell'ordine, io mi accodo a questo semplice ragionamento che dovrebbero fare tutti gli italiani che hanno un minimo senso di giustizia e di legalità
Se poi qualcuno vuole tutelare i suoi interessi o magari è lobotomizzato posso anche comprendere perchè sia d'accordo col manifesto propagandistico berlusconiano.
C'è una bella differenza tra il punire chi divulga informazioni riservate di un indagine e mettere in carcere chi utilizza le intercettazioni come fondamentale strumento di indagine in una società della comunicazione.
Attuare la proposta berlusconiana vuol dire premiare ancora una volta i furbi disonesti di questo Paese, insomma tutti gli amici o gli emulatori del cavaliere.
W L'Italia.
E' assurdo che invece di punire gli abusi (ove ve ne siano stati) e l'indebita o addirittura illecita divulgazione si vada a intaccare uno strumento utilissimo, indispensabile senza il quale le indagini non sarebbero possibili. Sento parlamentari che urlano frasi sconnesse quanto demagogiche, mistificando e manipolando la realtà. Per esempio la storiella sulle centinaia di migliaia di numeri intercettati: perché non dicono che spesso sono utenze intestate o in uso alla stessa persona che per ridurre al minimo il rischio di essere intercettato (avendo ovviamente, dei buoni motivi legati alle proprie attività illegali e/o criminali) cambia centinaia di SIM ? Non lo dicono perché non lo sanno (sicuramente molti parlano senza nemmeno sapere di cosa) o perché sono in malafede ? (sicuramente molti parlano ma pur conoscendo questi aspetti li tace, quindi é in malafede).
Ecco, questo è il parere di numerosi esponenti delle forze dell'ordine, io mi accodo a questo semplice ragionamento che dovrebbero fare tutti gli italiani che hanno un minimo senso di giustizia e di legalità
Se poi qualcuno vuole tutelare i suoi interessi o magari è lobotomizzato posso anche comprendere perchè sia d'accordo col manifesto propagandistico berlusconiano.
C'è una bella differenza tra il punire chi divulga informazioni riservate di un indagine e mettere in carcere chi utilizza le intercettazioni come fondamentale strumento di indagine in una società della comunicazione.
Attuare la proposta berlusconiana vuol dire premiare ancora una volta i furbi disonesti di questo Paese, insomma tutti gli amici o gli emulatori del cavaliere.
W L'Italia.