Cianciulli...la donna del SAPONE

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
2,222
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615
Cari amici, parlando di criminologia clinica forse non tutti conoscono il famoso caso della Cianciulli, l'assassina saponificatrice di Correggio (R.E.) che tanto sali' alle cronache decenni or sono; un caso davvero orrendo...
[V][V][V]
La saponificatrice di Correggio

Se ne occupo' la Procura di Reggio Emilia nell'anno 1949.
Nata a Montella di Avellino nel 1893, Leonarda Cianciulli, segnata da un'infanzia infelice, nel 1914 sposò Raffaele Pansardi, impiegato dell'ufficio del registro, e va a vivere a Lariano, nell'Alta Irpinia. Nel 1930 il terremoto del Vulture distrusse la loro casa e gli sposi si trasferirono a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Leonarda ebbe diciassette gravidanze con tre parti prematuri, dieci figli morirono in tenera età. I quattro figli sopravvissuti erano per Leonarda un bene da difendere a qualsiasi prezzo, angosciata dal ricordo di una zingara che molti anni prima le aveva predetto un amaro destino: Ti mariterai, avrai figliolanza, ma tutti moriranno i figli tuoi. Più tardi, interrogando un'altra zingara, questa, leggendole la mano, le disse: Vedo nella tua mano destra il carcere, nella sinistra il manicomio.
[:X][:X][:X]
Nel 1939, alla notizia che Giuseppe, il figlio maggiore e prediletto, sarebbe partito per il militare con la minaccia sempre più concreta dell'ingresso in guerra dell'Italia, Leonarda decise drasticamente cosa fare: sacrifici umani in cambio della vita del figlio. La Cianciulli frequentava tre amiche, tre donne sole, non giovani, che avrebbero volentieri cambiato vita per sfuggire alla noia e alla solitudine di Correggio. Tutte e tre chiesero aiuto a Leonarda, la quale decise che era giunto il momento di agire.
[?][?][?]
La prima a cadere nella rete della donna fu Faustina Setti, la più anziana, attirata da Leonarda con la promessa di averle trovato un marito residente a Pola. Leonarda convinse la donna a non parlare con nessuno della novità. Il giorno della partenza, Faustina si recò a salutare l'amica, che la convinse a scrivere alcune lettera e cartoline che avrebbe spedito appena giunta a Pola, in cui annunciava a parenti e amici che tutto andava per il meglio. Ma a Pola Faustina Setti non giungerà mai, perché cade sotto i colpi di scure di Leonarda Cianciulli, che trascina il corpo in uno stanzino e lo seziona in nove parti, raccogliendo il sangue in un catino. Poi, come scriverà nel suo memoriale, «gettai i pezzi nella pentola, aggiunsi sette chilogrammi di soda caustica, che avevo com
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Cari amici, parlando di criminologia clinica forse non tutti conoscono il famoso caso della Cianciulli, l'assassina saponificatrice di Correggio (R.E.) che tanto sali' alle cronache decenni or sono; un caso davvero orrendo...
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La saponificatrice di Correggio

Se ne occupo' la Procura di Reggio Emilia nell'anno 1949.
Nata a Montella di Avellino nel 1893, Leonarda Cianciulli, segnata da un'infanzia infelice, nel 1914 sposò Raffaele Pansardi, impiegato dell'ufficio del registro, e va a vivere a Lariano, nell'Alta Irpinia. Nel 1930 il terremoto del Vulture distrusse la loro casa e gli sposi si trasferirono a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Leonarda ebbe diciassette gravidanze con tre parti prematuri, dieci figli morirono in tenera età. I quattro figli sopravvissuti erano per Leonarda un bene da difendere a qualsiasi prezzo, angosciata dal ricordo di una zingara che molti anni prima le aveva predetto un amaro destino: Ti mariterai, avrai figliolanza, ma tutti moriranno i figli tuoi. Più tardi, interrogando un'altra zingara, questa, leggendole la mano, le disse: Vedo nella tua mano destra il carcere, nella sinistra il manicomio.
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Nel 1939, alla notizia che Giuseppe, il figlio maggiore e prediletto, sarebbe partito per il militare con la minaccia sempre più concreta dell'ingresso in guerra dell'Italia, Leonarda decise drasticamente cosa fare: sacrifici umani in cambio della vita del figlio. La Cianciulli frequentava tre amiche, tre donne sole, non giovani, che avrebbero volentieri cambiato vita per sfuggire alla noia e alla solitudine di Correggio. Tutte e tre chiesero aiuto a Leonarda, la quale decise che era giunto il momento di agire.
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La prima a cadere nella rete della donna fu Faustina Setti, la più anziana, attirata da Leonarda con la promessa di averle trovato un marito residente a Pola. Leonarda convinse la donna a non parlare con nessuno della novità. Il giorno della partenza, Faustina si recò a salutare l'amica, che la convinse a scrivere alcune lettera e cartoline che avrebbe spedito appena giunta a Pola, in cui annunciava a parenti e amici che tutto andava per il meglio. Ma a Pola Faustina Setti non giungerà mai, perché cade sotto i colpi di scure di Leonarda Cianciulli, che trascina il corpo in uno stanzino e lo seziona in nove parti, raccogliendo il sangue in un catino. Poi, come scriverà nel suo memoriale, «gettai i pezzi nella pentola, aggiunsi sette chilogrammi di soda caustica, che avevo com
 

ivobernardini

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20 Agosto 2006
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Cari amici, parlando di criminologia clinica forse non tutti conoscono il famoso caso della Cianciulli, l'assassina saponificatrice di Correggio (R.E.) che tanto sali' alle cronache decenni or sono; un caso davvero orrendo...
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La saponificatrice di Correggio

Se ne occupo' la Procura di Reggio Emilia nell'anno 1949.
Nata a Montella di Avellino nel 1893, Leonarda Cianciulli, segnata da un'infanzia infelice, nel 1914 sposò Raffaele Pansardi, impiegato dell'ufficio del registro, e va a vivere a Lariano, nell'Alta Irpinia. Nel 1930 il terremoto del Vulture distrusse la loro casa e gli sposi si trasferirono a Correggio, in provincia di Reggio Emilia. Leonarda ebbe diciassette gravidanze con tre parti prematuri, dieci figli morirono in tenera età. I quattro figli sopravvissuti erano per Leonarda un bene da difendere a qualsiasi prezzo, angosciata dal ricordo di una zingara che molti anni prima le aveva predetto un amaro destino: Ti mariterai, avrai figliolanza, ma tutti moriranno i figli tuoi. Più tardi, interrogando un'altra zingara, questa, leggendole la mano, le disse: Vedo nella tua mano destra il carcere, nella sinistra il manicomio.
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Nel 1939, alla notizia che Giuseppe, il figlio maggiore e prediletto, sarebbe partito per il militare con la minaccia sempre più concreta dell'ingresso in guerra dell'Italia, Leonarda decise drasticamente cosa fare: sacrifici umani in cambio della vita del figlio. La Cianciulli frequentava tre amiche, tre donne sole, non giovani, che avrebbero volentieri cambiato vita per sfuggire alla noia e alla solitudine di Correggio. Tutte e tre chiesero aiuto a Leonarda, la quale decise che era giunto il momento di agire.
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La prima a cadere nella rete della donna fu Faustina Setti, la più anziana, attirata da Leonarda con la promessa di averle trovato un marito residente a Pola. Leonarda convinse la donna a non parlare con nessuno della novità. Il giorno della partenza, Faustina si recò a salutare l'amica, che la convinse a scrivere alcune lettera e cartoline che avrebbe spedito appena giunta a Pola, in cui annunciava a parenti e amici che tutto andava per il meglio. Ma a Pola Faustina Setti non giungerà mai, perché cade sotto i colpi di scure di Leonarda Cianciulli, che trascina il corpo in uno stanzino e lo seziona in nove parti, raccogliendo il sangue in un catino. Poi, come scriverà nel suo memoriale, «gettai i pezzi nella pentola, aggiunsi sette chilogrammi di soda caustica, che avevo com
 

sal77

Utente
14 Agosto 2006
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Sei riuscito a non farmi mangiare il panino...[xx(][xx(][xx(][xx(][xx(]

d'ora in poi non accettero più dolci dagli sconosciuti[B)][B)]
 

the cure

Utente
7 Ottobre 2005
3,694
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915
Avevo letto a riguardo, a vedere le foto sembrava una signora normalissima.
Ehh, questa benedetta apparenza...
 

ivobernardini

Utente
20 Agosto 2006
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Le signore-bene, in effetti, nascondono sempre RECONDITI cadaverini nell'armadio. Il caso Cianciulli qui da noi è molto famoso...
[:p]