Sono pienamente d'accordo con Marlin, per le stesse ragioni citate.
Avevo fatto anch'io un'analisi simile ingrediente per ingrediente (ormai mi viene naturale, ricordando le principali sostanze citate in studi e/o tentativi precedenti). E' vero che il menu può far gola, ma alla fine una volta smontato ... e poi viene definito come un tonico , almeno in questo sono onesti.
La sostanza nuova è appunto l'Hinoki Oil, molto utilizzato nei tonici giapponesi ... non so con che effetti.
Per il triaminodil non ci sono studi: si sa solo che è una variante del minox, che ha avuto minore fortuna del cugino aminexil - questione di budget pubblicitari probabilmente: colosso L'Oreal vs. Proderma Srl = ko tecnico
Peccato che non ci siano dati da valutare: comunque alla fine sono solo COSMETICI, al massimo migliorano l'aspetto dei capelli che ci sono ancora, dando l'impressione di maggiore foltezza.
In farmacia si trova anche il prodotto della Proderma: neo AMINOTRIL COMPLESSO
Lozione tricologica a base di Triaminodil ®, vitamina A palmitato, esculoside, acido laurico e aminodermina ri-equilibrante le funzioni del follicolo pilosebaceo. Neo Aminotril Complesso è particolarmente indicato nell’arresto della caduta abnorme dei capelli dovuta a varie etiopatologie.
PRINCIPI ATTIVI
Triaminodil ®: Molecola con spiccata azione rivitalizzante e riequilibrante del follicolo pilo-sebaceo.
ESCULINA: L' esculoside ha ampiamenti dimostrato un' elevata attività di miglioramento del microcircolo capillare con conseguente ripresa dell' attività dei follicoli.
ACIDO LAURICO: E' uno dei più attivi inibitori dell' attività androgenetica che è fra le prime cause di espulsione del capello sano e di un aumento della produzione di sebo cutaneo che ha un' azione di soffocamento dei bulbi.
GENISTEINA: Ha dimostrato sperimentalmente di favorire il prolungamento dell' anagen, la fase di crescita del capello e di avere un' attività protettiva contro lo stress ossidativo.
BETA1,3/1,6 GLUCANO: Possiede un' attività antiossidante mirata verso i radicali liberi che possono danneggiare le catene amminoacidiche della cheratina e quindi alterare la struttura del fusto del capello.