Parliamoci chiaro: se diventare calvi non è una colpa, cercare di contrastare il processo lo è.
Credo l'intuizione di ciò segua un processo molto semplice. Un farmaco contro l'iperplasia prostatica costa una sciocchezza (senza contare che è mutuabile con la ricetta rossa) ma, misteriosamente, la stessa molecola, in dosaggio ridotto, costa uno sfacelo di più: finasteride 5mg 15 compresse costa 12€ circa; finasteride 1mg 28 compresse 56€. Non c'è motivazione razionale, e non mi venite a parlare di sperimentazioni cliniche, patenti, brevetti per la terapia per alopecia eccetera. E' comunque un abisso inspiegabile. Per non parlare del fatto che ci vuole una ricetta non ripetibile, il che vuol dire andare ogni 28 giorni dal medico, farsi fare una ricetta ed andare in farmacia a regalare 50 euro alla Merck. Ditemi se queste non sono barriere. Senza contare l'orribile pubblicità negativa, i pregiudizi e la caccia alle streghe di cui la finasteride è stata oggetto per anni. Ancora oggi molti medici di base non la prescrivono perché non considerano questo ormone (accidenti è un inibitore enzimatico!) sicuro. Ci vogliono fortuna, pazienza fuori dal comunue ed un buon portafogli per curarsi con un farmaco che si avvia verso l'obsolescenza ormai.
Ma questo è solo un esempio: tutti i prodotti contro la caduta dei capelli costano tanto, dalle lozioni agli integratori commerciali. E parlo solo dei prodotti che funzionano, come Rogaine, Tricomin e K-max.
A mio avviso, bisognerebbe rivalutare questa patologia, trattarla come una vera e propria malattia, creare dei canali di informazione ufficiale volti a sfatare i miti e le leggende delle cure reali attualmente a disposizione. Abbattere un po' di barriere, come i costi e le ricette per Propecia (basterebbe la ricetta valida tre mesi, come per la pillola anticoncezionale, dato che 3 mesi sono appena sufficienti per valutare effetti e sides del farmaco), in modo da limitare al massimo le cure fai-da-te e finalmente eliminare tutte quelle compagnie che giocano sulla disinformazione, sulla disperazione e sulla scarsa preparazione dei medici per arricchirsi vendendo roba estremamente costosa e, nella migliore delle ipotesi, inutile.
E, soprattutto, fare in modo che la cura dell'alopecia diventi un diritto da semplice capriccio quale è considerata.
Credo l'intuizione di ciò segua un processo molto semplice. Un farmaco contro l'iperplasia prostatica costa una sciocchezza (senza contare che è mutuabile con la ricetta rossa) ma, misteriosamente, la stessa molecola, in dosaggio ridotto, costa uno sfacelo di più: finasteride 5mg 15 compresse costa 12€ circa; finasteride 1mg 28 compresse 56€. Non c'è motivazione razionale, e non mi venite a parlare di sperimentazioni cliniche, patenti, brevetti per la terapia per alopecia eccetera. E' comunque un abisso inspiegabile. Per non parlare del fatto che ci vuole una ricetta non ripetibile, il che vuol dire andare ogni 28 giorni dal medico, farsi fare una ricetta ed andare in farmacia a regalare 50 euro alla Merck. Ditemi se queste non sono barriere. Senza contare l'orribile pubblicità negativa, i pregiudizi e la caccia alle streghe di cui la finasteride è stata oggetto per anni. Ancora oggi molti medici di base non la prescrivono perché non considerano questo ormone (accidenti è un inibitore enzimatico!) sicuro. Ci vogliono fortuna, pazienza fuori dal comunue ed un buon portafogli per curarsi con un farmaco che si avvia verso l'obsolescenza ormai.
Ma questo è solo un esempio: tutti i prodotti contro la caduta dei capelli costano tanto, dalle lozioni agli integratori commerciali. E parlo solo dei prodotti che funzionano, come Rogaine, Tricomin e K-max.
A mio avviso, bisognerebbe rivalutare questa patologia, trattarla come una vera e propria malattia, creare dei canali di informazione ufficiale volti a sfatare i miti e le leggende delle cure reali attualmente a disposizione. Abbattere un po' di barriere, come i costi e le ricette per Propecia (basterebbe la ricetta valida tre mesi, come per la pillola anticoncezionale, dato che 3 mesi sono appena sufficienti per valutare effetti e sides del farmaco), in modo da limitare al massimo le cure fai-da-te e finalmente eliminare tutte quelle compagnie che giocano sulla disinformazione, sulla disperazione e sulla scarsa preparazione dei medici per arricchirsi vendendo roba estremamente costosa e, nella migliore delle ipotesi, inutile.
E, soprattutto, fare in modo che la cura dell'alopecia diventi un diritto da semplice capriccio quale è considerata.