Ragazze,per chi non ha ancora visto, leggete questa sintesi della relazione conclusiva dello studio effettuato dai medici dello Studio Rinaldi - Fabio Rinaldi, Elisabetta Sorbellini, Paola Bezzola – presentata al congresso della American Academy of Dermathology nel Marzo 2005 sull'uso di niponivea nel trattamento della calvizie femminile:
Studi recenti hanno ormai dimostrato anche che i bassi livelli di citocromo P-450 aromatase, che converte il C19 androgeno in estrogeno, nello scalpo delle donne affette da alopecia androgenetica è un requisito ulteriore per l’espressione della patologia.
La terapia mirata con sostanze ad azione anti 5-alfa-reduttasi come la finasteride, è in grado di ridurre la progressione della alopecia androgenetica , diminuendo la miniaturizzazione del follicolo e la apoptosi della papilla dermica.
L’uso della finasteride nelle donne in età fertile è sconsigliato per il rischio di importanti effetti collaterali al feto. Per questo motivo abbiamo valutato l’efficacia di un’erba, Niponivea Boheminesis, nell’alopecia androgenetica femminile, nel I e nel II stadio della classificazione di Ludwig.
Ne abbiamo testato l’efficacia in vitro (con tecniche immuno-radioenzimatiche) e l'abbiamo paragonata a quella di altre sostanze ad azione anti 5-alfa-reduttasi già note, quindi abbiamo effettuato un test in doppio cieco verso placebo, su 150 donne affette da alopecia androgenetica femminile. Oltre a tecniche fotografiche specifiche (macro-foto, epiluminescenza) sono state effettuate valutazioni istologiche.
L’estratto aereo di Niponivea Bohemiensis si è dimostrato attivo in vitro ed in vivo ha dimostrato una buona efficacia nel 78% dei casi trattati.
Non sono stati segnalati effetti collaterali. L’efficacia della Nipononivea, l’assenza di effetti collaterali, la mancanza di teratogenicità, rende questa sostanza una utile alternativa terapeutica nel trattamento della alopecia androgenetica femminile.
Buona Pasqua a tutte voi!!!
Studi recenti hanno ormai dimostrato anche che i bassi livelli di citocromo P-450 aromatase, che converte il C19 androgeno in estrogeno, nello scalpo delle donne affette da alopecia androgenetica è un requisito ulteriore per l’espressione della patologia.
La terapia mirata con sostanze ad azione anti 5-alfa-reduttasi come la finasteride, è in grado di ridurre la progressione della alopecia androgenetica , diminuendo la miniaturizzazione del follicolo e la apoptosi della papilla dermica.
L’uso della finasteride nelle donne in età fertile è sconsigliato per il rischio di importanti effetti collaterali al feto. Per questo motivo abbiamo valutato l’efficacia di un’erba, Niponivea Boheminesis, nell’alopecia androgenetica femminile, nel I e nel II stadio della classificazione di Ludwig.
Ne abbiamo testato l’efficacia in vitro (con tecniche immuno-radioenzimatiche) e l'abbiamo paragonata a quella di altre sostanze ad azione anti 5-alfa-reduttasi già note, quindi abbiamo effettuato un test in doppio cieco verso placebo, su 150 donne affette da alopecia androgenetica femminile. Oltre a tecniche fotografiche specifiche (macro-foto, epiluminescenza) sono state effettuate valutazioni istologiche.
L’estratto aereo di Niponivea Bohemiensis si è dimostrato attivo in vitro ed in vivo ha dimostrato una buona efficacia nel 78% dei casi trattati.
Non sono stati segnalati effetti collaterali. L’efficacia della Nipononivea, l’assenza di effetti collaterali, la mancanza di teratogenicità, rende questa sostanza una utile alternativa terapeutica nel trattamento della alopecia androgenetica femminile.
Buona Pasqua a tutte voi!!!