Caro billy
la biotina (o vitamina H o vitamina B8) si utilizza in tricologia sostanzialmente per comtrastare la i problemi del cuoio capelluto legati alla seborrea essendo una regolatrice della funzione sebacea. Un'alimentazione varia assicura la dose giornaliera necessaria al nostro corpo ma, in particolari casi, è risultata utile anche se a me personalmente, è servito più il lievito di birra (analogamente seboregolatore).
Cmq puoi leggere questo tralcio di articolo del Dott. Marliani:
Vitamina H (B8, biotina)
La vitamina H (peso molecolare 244), poco solubile in acqua ed alcol e molto di più in etere, è stabile al calore in soluzione acquosa ma viene distrutta dai raggi ultravioletti.
Possiede un'affinità molto elevata con una glicoproteina dell'albume dell'uovo, l'avidina (peso molecolare 70000) con la quale si lega chimicamente (legame non covalente) rendendone impossibile l'utilizzazione e quindi favorendo le manifestazioni da carenza. La cottura delle uova distrugge l'avidina per cui il problema sussiste solo nel caso di ingestione massiccia e continua di uova crude (la dieta di alcuni frequentatori di palestra prevede di bere crudo l'albume anche di 10-12 uova al giorno!).
Leggere differenze nella configurazione della catena laterale permettono di distinguere due isomeri: la forma alfa, che si trova più abbondante nel tuorlo d'uovo, e la forma beta, presente nel fegato.
La biotina , come già detto, è presente in quantità elevata nel fegato e nel tuorlo d'uovo ma anche, seppure in quantità minore, nel cioccolato, arachidi, piselli secchi, funghi e lieviti e per una certa quota è sintetizzata anche dalla flora batterica intestinale.
Il fabbisogno quotidiano è stimato in 150-200 microgrammi ma, dato che il fegato ne possiede un'elevata riserva (circa 25-30 milligrammi !) e dato che la flora batterica intestinale può sopperire in buona parte alla necessità, una carenza è quasi impossibile a verificarsi in patologia umana.
La biotina (vit. B8) è essenziale per la sintesi degli acidi grassi in quanto, come gruppo prostetico, rappresenta la componente funzionale dell'acetil-CoA-carbossilasi, enzima chiave nei processi lipogenetici. E' quindi indispensabile per molte reazioni del metabolismo intermedio in particolare di carbossilazione e desaminazione dei carboidrati, dei lipidi e delle proteine. Interviene inoltre in maniera indiretta in numerose reazioni chimiche che interessano la biosintesi delle purine, delle pirimidine e di certi aminoacidi.
La carenza può verificarsi solo in condizioni limite ed assai improbabili (come prolungate terapie antibiotiche associate ad assunzione di elevate quantità di albume crudo) e si manifesta con dermatite desquamativa, colore grigiastro e secchezza della cute e delle mucose, atrofia delle papille linguali, nausea, astenia ed anoressia, mialgie e parestesie localizzate.
Negli animali, in condizioni sperimentali, si ha alopecia, perdita del pelo, dermatite simil-seborroica, arresto della crescita corporea e disturbi neurologici di variabile entità fino ad attacchi spastici e paralisi progressiva. Da queste sperimentazioni si è voluto arguire che la vitamina abbia precise indicazioni terapeutiche come l'alopecia, l'acne e la dermatite seborroica e le si è voluto attribuire un effetto positivo particolare nella crescita dei capelli.
Comunque nel caso di sospetta o comprovata carenza la posologia consigliata è 10-20 mg/die.(nel lattante le dosi terapeutiche vanno dimezzate rispetto all'adulto).
Non è mai stata descritta una ipervitaminosi.
http://www.italway.it/associazioni/sitri/dieta/dieta_3/dieta_3.html
Un abbraccio
Cleopatra...[
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