Dottor Rosati, è stato lei?
«Sì, sono stato io».
Perché quel tono cupo? Non ci dica che il trapianto di capelli sul
nostro premier non è riuscito...
Ride: «No, no, è che si tratta pur sempre di cose private, non vorrei
urtare nessuno...».
Alle 8 di sera il dottor Piero Rosati, chirurgo estetico di Ferrara, è
convinto, come tutti d'altra parte, che il giallo della bandana sia
finalmente risolto: Silvio Berlusconi è comparso a Portorotondo col
capo scoperto, ha scherzato sul fatto che «con i capelli è meglio»,
dando l'impressione di confermare le voci di un trapianto. Rosati,
fino a quel momento trincerato dietro al segreto professionale, parla
a lungo al telefono. Alle 21, però, quando l'entourage del presidente
fa capire che da parte del premier «non c'è stata alcuna ammissione»,
lo assalgono dubbi e timori. Questo il colloquio delle 8 di sera.
Silvio Berlusconi si è tolto la bandana, sembrano esserci i segni di
un intervento.
A quando i primi capelli?
«Ci vorrà qualche mese».
Quando ha saputo che il premier aveva deciso di affidarsi alle sue
mani?
«L'intervento è avvenuto ai primi di agosto, nel mio ambulatorio a
Ferrara. I primi contatti risalgono a circa un mese prima».
Lei ha operato in passato pazienti illustri, si aspettava di trovarsi
sul lettino un capo di governo?
«Francamente no. Anzi, quando ho ricevuto la prima telefonata
dall'entourage del presidente, ho pensato a uno scherzo. Poi ho saputo
che avevano preso informazioni da numerosi docenti universitari del
settore. Sotto il profilo professionale, è stata una grande
soddisfazione».
Dev'essere stata una giornata piuttosto movimentata: la scorta, le
misure di sicurezza, il timore di occhi indiscreti. Lei come si
sentiva mentre operava?
«Assolutamente tranquillo, sul lettino non c'è differenza tra un
paziente e un altro. E poi il presidente ha fatto di tutto per rendere
l'atmosfera la più serena possibile...».
Non ci dica che ha raccontato barzellette anche mentre era sul
lettino?
Ride. Esita un attimo. «Sì, qualcuna: su se stesso, sulla sua
calvizie. È stato molto simpatico. Ma questo, per favore, non lo
scriva, non vorrei che il premier si arrabbiasse...».
Come si definisce esattamente l'intervento da lei effettuato?
«Si tratta di un autotrapianto: in pratica, un trasferimento di
capelli da una parte all'altra del capo. È un'operazione che richiede
almeno 5-6 ore e molta precisione: bisogna separare i capelli uno
dall'altro».
È un'operazione doloros