AVETE LETTO FINA TRA LUCI E OMBRE?

kenshiro

Utente
23 Dicembre 2005
256
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265
CHE NE PENSATE? SONO RIMASTO MOLTO PERPLESSO

Nel Luglio del 2004 è comparsa una segnalazione sulle pagine degli Archives of Dermatology a firma di W. Reid Pitts, Jr circa un rapporto
tra Finasteride e carcinoma prostatico di grado elevato.
Nella pubblicazione si fa riferimento ad un trial (Prostate Cancer Prevention Trial – PCPT) che ha coinvolto 18882 pazienti di sesso maschile seguiti per un periodo di 7 anni con lo scopo di dimostrare un possibile ruolo della Finasteride alla dose di 5 mg/die nella prevenzione del carcinoma prostatico. (la sperimentazione clinica prevedeva il termine al raggiungimento di un certo numero di biopsie prostatiche (9060) o alla fine dei 7 anni).
È conseguito da questa esperienza, che la Finasteride previene o ritarda la comparsa di un carcinoma prostatico in una percentuale di casi
simile al placebo ma incrementa in modo maggiore rispetto al placebo il rischio di un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità.
Nell’editoriale del New England Journal of Medicine che ha pubblicato i risultati completi di questa ricerca si sottolinea il fatto che la terapia con Finasteride non può essere ritenuta un fattore di protezione nei confronti del carcinoma prostatico, ma aggiunge un rischio di sviluppare un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità dopo i 50 anni. Studi autoptici su soggetti di sesso maschile deceduti a seguito di incidenti hanno in effetti permesso di accertare che a partire dall’età di 30 anni, possono svilupparsi all’interno della prostata foci tumorali anche se non è matematica conseguenza il fatto che avranno poi un decorso ingravescentee maligno. In questi casi gli accertamenti diagnostici non sono abbastanza sensibili da rilevarne la presenza.
È ipotizzabile, che farmaci ad azione anti-androgena, come gli inibitori della 5 alfa reduttasi, ne possano consentire lo sviluppo in modo che, quando riconosciuti, hanno ormai potuto avanzare nel grado di malignità?
 

kenshiro

Utente
23 Dicembre 2005
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CHE NE PENSATE? SONO RIMASTO MOLTO PERPLESSO

Nel Luglio del 2004 è comparsa una segnalazione sulle pagine degli Archives of Dermatology a firma di W. Reid Pitts, Jr circa un rapporto
tra Finasteride e carcinoma prostatico di grado elevato.
Nella pubblicazione si fa riferimento ad un trial (Prostate Cancer Prevention Trial – PCPT) che ha coinvolto 18882 pazienti di sesso maschile seguiti per un periodo di 7 anni con lo scopo di dimostrare un possibile ruolo della Finasteride alla dose di 5 mg/die nella prevenzione del carcinoma prostatico. (la sperimentazione clinica prevedeva il termine al raggiungimento di un certo numero di biopsie prostatiche (9060) o alla fine dei 7 anni).
È conseguito da questa esperienza, che la Finasteride previene o ritarda la comparsa di un carcinoma prostatico in una percentuale di casi
simile al placebo ma incrementa in modo maggiore rispetto al placebo il rischio di un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità.
Nell’editoriale del New England Journal of Medicine che ha pubblicato i risultati completi di questa ricerca si sottolinea il fatto che la terapia con Finasteride non può essere ritenuta un fattore di protezione nei confronti del carcinoma prostatico, ma aggiunge un rischio di sviluppare un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità dopo i 50 anni. Studi autoptici su soggetti di sesso maschile deceduti a seguito di incidenti hanno in effetti permesso di accertare che a partire dall’età di 30 anni, possono svilupparsi all’interno della prostata foci tumorali anche se non è matematica conseguenza il fatto che avranno poi un decorso ingravescentee maligno. In questi casi gli accertamenti diagnostici non sono abbastanza sensibili da rilevarne la presenza.
È ipotizzabile, che farmaci ad azione anti-androgena, come gli inibitori della 5 alfa reduttasi, ne possano consentire lo sviluppo in modo che, quando riconosciuti, hanno ormai potuto avanzare nel grado di malignità?
 

kenshiro

Utente
23 Dicembre 2005
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CHE NE PENSATE? SONO RIMASTO MOLTO PERPLESSO

Nel Luglio del 2004 è comparsa una segnalazione sulle pagine degli Archives of Dermatology a firma di W. Reid Pitts, Jr circa un rapporto
tra Finasteride e carcinoma prostatico di grado elevato.
Nella pubblicazione si fa riferimento ad un trial (Prostate Cancer Prevention Trial – PCPT) che ha coinvolto 18882 pazienti di sesso maschile seguiti per un periodo di 7 anni con lo scopo di dimostrare un possibile ruolo della Finasteride alla dose di 5 mg/die nella prevenzione del carcinoma prostatico. (la sperimentazione clinica prevedeva il termine al raggiungimento di un certo numero di biopsie prostatiche (9060) o alla fine dei 7 anni).
È conseguito da questa esperienza, che la Finasteride previene o ritarda la comparsa di un carcinoma prostatico in una percentuale di casi
simile al placebo ma incrementa in modo maggiore rispetto al placebo il rischio di un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità.
Nell’editoriale del New England Journal of Medicine che ha pubblicato i risultati completi di questa ricerca si sottolinea il fatto che la terapia con Finasteride non può essere ritenuta un fattore di protezione nei confronti del carcinoma prostatico, ma aggiunge un rischio di sviluppare un carcinoma prostatico ad alto grado di malignità dopo i 50 anni. Studi autoptici su soggetti di sesso maschile deceduti a seguito di incidenti hanno in effetti permesso di accertare che a partire dall’età di 30 anni, possono svilupparsi all’interno della prostata foci tumorali anche se non è matematica conseguenza il fatto che avranno poi un decorso ingravescentee maligno. In questi casi gli accertamenti diagnostici non sono abbastanza sensibili da rilevarne la presenza.
È ipotizzabile, che farmaci ad azione anti-androgena, come gli inibitori della 5 alfa reduttasi, ne possano consentire lo sviluppo in modo che, quando riconosciuti, hanno ormai potuto avanzare nel grado di malignità?
 

daddo81

Utente
23 Ottobre 2005
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guarda proprio fino a poco tempo fa si discuteva a lungo su questo articolo su un altro post ....e recente la cosa...comunque si restava con il dubbio in quanto da una parte ce il fatto che gli scienziati si siano posti questo interrogativo sulla correlzione tra fina e tumori ad alto grado..dall'altr cera il ftto che sembrava che la differenza tra il placebo e le persone che assumevano fina nello sviluppare tumori ad alto grado era solo dell 1%...quindi statisticamente significativa ma praticamente molto bassa come differenza
 

kenshiro

Utente
23 Dicembre 2005
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HO LETTO DOPO IL POST, IO ASSUMO FINA DA BEN 5 ANNI, GIà MI SONO OPERATO DI VARICOCELE, HO SEMPRE UN PICCOLO DOLRE AI TESTICOLI E SOPRATTUTTO TUTTI STI DUBBI MI TERRORIZZANO. NON VORREI TROVARMI IN CERTE SITUAZIONI PARTICOLARMENTE GRAVI PER I CAPELLI, DIO MIO. IL FATTO CHE SI TRATTA DI DUBBI O SOLO IPOTESI NON ESCLUDE LA POSSIBILITà DI MALIGNITà TUMORALI. E SE FOSSE TUTTO VERO? ANCHE QUESTI DOLORINI AI TESTICOLI NON è CHE MI PIACCIANO MOLTO, SI TRATTA DELLA MIA POSSIBILITà DI METTERE AL MONDO DEI FIGLI... NON SO PIù CHE FARE..........MA STI C***O DI CAPELLI NON POTEVANO CADERMI TRA DIECI ANNI? LI PERDO DA 18 E ORMAI A QUASI 27 NON RIESCO
ANCORA A FARMENE UNA RAGIONE.
 

daddo81

Utente
23 Ottobre 2005
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direi che potresti rivolgerti ad un bravo urologo per questi dolorini e dire che prendi fina..anche se la cosa mi terrorizza vista l ignoranza di molti e come molti si freghino dei dati scientifici dando su fina pareri personli...venduti come verita' sientifiche.
Psso dirti che la fina provoca dolore testicolare e che non esitono studi a lungo trmine su fertilita' poiche non sono stati condotti.