Ancora su “androgenetica” femminile

6 Marzo 2003
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Ancora su “androgenetica” femminile

Per poter parlare di androgenetica femminile occorre che vi siano due condizioni “sine qua non”.

1) la presenza di androgeni in quantità significativa e anormale,
2) una situazione di familiarità se non di ereditarietà.

L'alopécia androgenetica è necessariamente il risultato di un processo androgeno dipendente e di una trasmissione genetica.

l’alopecia “Androgenetica” è sicuramente ereditaria, sebbene le modalità di trasmissione ereditaria del carattere calvizie non siano ancora ben definite è ormai chiaro che tale carattere è espressione di un mosaico di geni. Non possiamo però riferire l’alopecia ad un qualunque familiare (ad esempio uno zio calvo) tutti hanno un familiare calvo! Di fatto perché una donna sia ereditariamente calva occorre che la madre sia calva e non per alopecia areata o telogen effluvio.

E' ormai accettato che l'alopecia androgenetica maschile è associata all’attività della 5-alfa riduttasi con incremento locale della produzione di diidrotestosterone. Questo è stato dimostrato principalmente, se non esclusivamente, negli uomini e poi, riteniamo impropriamente, esteso alle donne. Se si considera il processo di calvizie come androgeno-dipendente, l'alopecia androgenetica dovrebbe essere limitata alle sole aree dotate di recettori per gli androgeni. Nel cuoio capelluto, questi recettori sono stati individuati solo nell'area frontale e nel vertice e non nell'area temporale ed occipitale. In effetti negli uomini la calvizie si presenta solo nelle zone androgeno-dipendenti, mentre nelle donne questa è raramente localizzata a queste sole aree, anche quando, magari con l'avanzare dell'età, si manifestano ampie zone alopéciche. Nelle donne l'alopécia è, di solito, diffusa anche alle zone non androgeno dipendenti.
L'incremento della attività 5-alfa reduttasica o della sensibilità locale al DHT spiega nel maschio la ben nota efficacia degli inibitori della 5-alfa reduttasi. Ma i livelli ormonali degli androgeni, nella donna sana, anche se calva, sono sempre molto più bassi di quelli presenti del maschio. Anche il maschio in terapia con finasteride ha livelli di DHT circa 10 volte superiori a quelli della donna con alopecia, il che fa malamente definire questa alopecia femminile come androgenetica.
Dosi farmacologiche di estrogeni (gravidanza, contraccezione) hanno spesso un effetto benefico su molti casi di alopécia femminile probabilmente attraverso diversi meccanismi non anti-androgeni (
 

batgirl

Utente
28 Giugno 2003
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Molto buono l'articolo, anche se non tantissimo attuale(la bibliografia risale al 2002).Mi permetto di suggerire che sia inserito anche nella Home Page di Calvizie.net.