ATTENZIONE: E' un thread impegnativo. Se avete voglia di leggerlo ed aiutarmi mi farà certamente piacere.
Potrei semplicemente chiedervi, come tanti, se il Latanoprost funziona, ma no; preferisco andare con ordine: sono un ragazzo di 25 anni ed, ahimé, mi è stata diagnosticata l’alopecia androgenetica a fronte di una visita medica (se pur approssimativa) dal dermatologo “di fiducia”.
Prima di passare in rassegna alla terapia prescritta, ai possibili rimedi farmaceutici o spiritici… preferisco (o meglio: lo ritengo doveroso!) fare un quadro sull’excursus della salute dei miei capelli fino ad ora. Andrò per paragrafi.
Tipologia di Capelli
Da piccolo, diciamo fino ai 12 anni, ho avuto una capigliatura liscia di colore chiaro. Sempre capelli in abbondanza, ma, nonostante ciò, facilmente domabili data la loro natura più “morbida” (forse dovuto anche alla giovane età).? In adolescenza i capelli si sono inspessiti e scuriti, portandosi su un castano con gradazioni variabili a seconda delle aree della testa. In concomitanza ho notato anche un inaridimento dei capelli, con conseguente tendenza al crespo ed all’ondulato.
Sino ad oggi i miei capelli sono rimasti di questa natura: estremamente secchi, folti ed ondulati; quindi molto difficili da domare e logicamente con una facile tendenza a spezzarsi. Per quasi tutta la mia vita non ho mai avuto esigenza di dover lavare frequentemente i capelli (potevo restare anche una settimana senza lavarli e non si vedeva), al contrario ho sempre dovuto utilizzare maschere/balsami e prodotti oleosi post-asciugatura al fine di renderli quantomeno più nutriti e resistenti.
Alimentazione
Non mi sono mai alimentato scorrettamente, ma - fino a qualche anno fa - non ho mai nemmeno troppo tenuto traccia di ciò che mangiassi. Fortunatamente sono di costituzione longilinea e ciò mi ha sempre permesso di mangiare ciò che volevo senza troppo ingrassare.
?Da un paio d’anni a questa parte, invece, ho intrapreso un percorso sportivo (palestra ed attività fisica generica) che mi hanno portato ad avere un grosso controllo sulla mia alimentazione. Tutti i pasti sono stati molto equilibrati, con particolare attenzione ad un giusto introito proteico. L’alimentazione - indipendentemente dalle quantità che sono soggettive - è stata molto sana, con precedenza a tutti quegli alimenti anti-infiammatori, ricchi di vitamine (frutta, verdura), o di omega3 (pesce in tutte le salse). Ciò, abbinato ad un buono stato di forma fisica, penso che abbia contribuito (pur se indirettamente) ad un miglioramento della qualità dei miei capelli. ?Vuoi, infatti, l’utilizzo di prodotti specifici o quant’altro… negli ultimi anni ero riuscito a superare un po’ il problema del gonfiore e dell’eccessiva “secchezza”.
Prodotti per Capelli
Nel periodo di “piena forma fisica” ho un po’ cavalcato l’onda ed ho deciso, per la prima volta nella mia vita, di farmi crescere i capelli; abbinandoci anche uno schiarimento con prodotti commerciali non troppo invadenti. Ebbene sì, verso la fine del 2016 ho deciso di non tagliare più i capelli e di lasciarli crescere. In questo frangente di tempo - come già intuibile - hanno subito il sole di una estate (ho sempre avuto la tendenza a schiarire in quel periodo) ed uno schiarimento non del tutto naturale con i prodotti menzionati sopra. Se da un lato ci sarebbe dovuto essere un drastico impoverimento del capello (a fronte di una già pesante secchezza iniziale) sono comunque riuscito a mantenerli in un discreto stato di forma con l’utilizzo di prodotti specifici e la corretta alimentazione sopra citata.
Ultimo Anno
Nell’ultimo anno, ahimé, c’è stata un inversione di rotta: per motivi personali ho drasticamente interrotto sia alimentazione che attività fisica e mi sono lasciato andare ad uno stile di vita più trascurato, con pochissima attenzione a ciò che mangiavo o a generali condizioni di salute.
Tralasciando un giudizio morale su tutto ciò, devo ammettere che di pari passo ho notato un peggioramento dei miei capelli: sono diventati estremamente più secchi (ho anche smesso di utilizzare prodotti oleosi), più fini (sono sempre stati molto doppi!) e diradati in alcune aree. Ho il chiaro ricordo che quando ero giovane attorno alla radice del mio capello c'era uno spesso film protettivo di colore bianco (sebo?) che - penso - li aiutava a restare ancorati alla cute. Tutto ciò ora non c'è più. Quando se ne vengono via quasi non noto differenza tra la parte terminale e quella che era nella cute.
Primi Allarmi
Ho iniziato a preoccuparmi per la salute dei miei capelli verso ottobre 2017 (anche se in realtà il periodo di “trascuratezza” non era ancora iniziato) in quanto notavo che ad ogni shampoo ne perdevo ingenti quantità nella vasca. In particolar modo era proprio l’azione della mano a favorirne la caduta: me ne ritrovavo parecchi tra le dita. Inizialmente non ho dato troppo peso alla cosa ed anzi ho pensato di esser fin troppo paranoico e che il tutto fosse riconducibile al famoso cambio stagionale o, semplicemente, al fatto che avendo i capelli lunghi (per la prima volta nella mia vita!) fosse normale perderne di più tutti assieme non avendo questi modo di “cadere da soli”.
Nonostante non fossi preoccupato ho comunque smesso di pettinarli (se già ne perdevo molti con uno shampoo, non oso immaginare cosa potesse succedere con il pettine) ed in generale ho provato a sottoporli ad un ridotto stress da trazione. La mia acconciatura, in ogni caso, rimaneva “il codino”, quindi con una chiara tensione delle aree frontali.
Preoccupazione Seria
Da circa due mesi, facendomi delle fotografie, mi sono reso conto che l’area frontale (proprio quella dove logicamente i capelli sono più lunghi) era decisamente più diradata. Non riuscivo a capacitarmene. Per tutta una vita avevo sempre avuto capelli estremamente folti (così folti che era quasi impossibile vedere la cute) e d’improvviso anche solo facendo una foto emergevano dei “buchini”. In prima battuta ho pensato che fosse semplicemente un ciuffetto ad essere andato via, ma i mesi successivi (gli ultimi due, appunto) hanno dovuto dar credito alla teoria più accreditata (quanto triste) dell’alopecia androgenetica.
Mi sono fatto due conti in tasca ed ho provato a vedere anche altre foto del mio passato al fine di confrontarle con quelle odierne. Mi sono reso conto, ahimé, che non c’è stato solo un diradamento della parte frontale, ma anche un arretramento delle tempie con leggera stempiatura.
La Visita Dermatologica [15.07.18]
Sono andato dal dermatologo di fiducia e confesso che la visita è stata molto deludente: mi ha guardato per un minuto la testa (anche con poca delicatezza, tirandomi buona parte dei capelli) ed ha sentenziato con “alopecia androgenetica”. Mi avrebbe fatto piacere raccontare tutte queste cose anche al dermatologo, ma si sa che molti medici “non sanno ascoltare” (cit. Nanni Moretti).
Al di là di ciò, mi ha prescritto la solita soluzione galenica a base di Latanoprost:
Spironolattone: 0,5%
Latanoprost: 0,02%
Minoxidil: 5%
Glicole Propilenico: 20%
Alcol Etilico: 70% (anche se sulla boccetta è scritto “q.b”)
ed un integratore alimentare (Innéov Densilogy Alpha) da assumere tutti i giorni.
Prima ancora di informarmi in rete (cosa che ho abbondantemente fatto) sono stato sin da subito scettico nei confronti delle terapie prescritte. Per prima cosa: la sommatoria delle percentuali non dovrebbe far 100? Non ho basi di galenica ci mancherebbe… Ma, ad esempio, sorge anche spontaneo il dubbio che la percentuale di alcol sia troppo elevata. Attendo risponde da chi ne sa più di me.
Al di là dei dubbi sulla lozione, è sorto spontaneo anche l’altro dubbio sull’integratore alimentare: alla visita il dermatologo mi ha detto che l’alimentazione non c’entrava nulla (ho sollevato il problema!), quindi che senso ha prescrivermi un integratore alimentare?
Dubbi e Perplessità
Finito il preambolo, per me doveroso, passiamo in rassegna a tutto ciò che è avvenuto dopo la visita, con conseguente raccolta di dati, informazioni e relative perplessità.
In rete ho cercato moltissimo in merito al Latanoprost (è così che ho conosciuto il vostro forum) e, mio malgrado, un’idea me la sono fatta: è opinione più o meno generalizzata che non porti risultati.
Gli esperimenti condotti sono stati fatti a concentrazioni più alte (cinque-sette volte superiori a quelle prescritte) ed, ovviamente, per costi proibiti non si può intraprendere un percorso del genere. In più l’aggravante è che il Latanoprost ha dato risultati migliori su ciglia, barba e peli; quindi difficilmente porterebbe ad una ricrescita vera e propria. Al massimo potrà stimolare la ricrescita di vellus e peluria generalizzata, cosa che, ovviamente, non ci interessa.
In ogni caso, sono in cura con il Latanoprost per quattro mesi ed, essendo solo alla prima settimana, continuerò per togliermi il beneficio del dubbio e far parte anche io di quell’ampia casistica che non ha avuto risultati. Perdonate il pessimismo.
Dovrei aver capito che uno dei soli rimedi quantomeno efficaci per arrestare la caduta sia quello di agire proprio alla base del problema, ovvero assumendo antiandrogeni come la Finasteride. Gli effetti collaterali sono ben noti e riportati nel 98% dei casi ed in più tutti i medici con cui ho parlato (mia madre compresa) sono assolutamente contrari a farmela assumere.
Mi stuzzicava l’idea della Finasteride per uso topico (concentrazioni più basse) prescritta dal Dottor Gigli (se ben ricordo), ma il beneficio del dubbio e il coefficiente di rischio restano.
Ad oggi, chiedo a voi: cosa si può fare? Avendo letto tutto, cosa mi consigliereste?
Potrei semplicemente chiedervi, come tanti, se il Latanoprost funziona, ma no; preferisco andare con ordine: sono un ragazzo di 25 anni ed, ahimé, mi è stata diagnosticata l’alopecia androgenetica a fronte di una visita medica (se pur approssimativa) dal dermatologo “di fiducia”.
Prima di passare in rassegna alla terapia prescritta, ai possibili rimedi farmaceutici o spiritici… preferisco (o meglio: lo ritengo doveroso!) fare un quadro sull’excursus della salute dei miei capelli fino ad ora. Andrò per paragrafi.
Tipologia di Capelli
Da piccolo, diciamo fino ai 12 anni, ho avuto una capigliatura liscia di colore chiaro. Sempre capelli in abbondanza, ma, nonostante ciò, facilmente domabili data la loro natura più “morbida” (forse dovuto anche alla giovane età).? In adolescenza i capelli si sono inspessiti e scuriti, portandosi su un castano con gradazioni variabili a seconda delle aree della testa. In concomitanza ho notato anche un inaridimento dei capelli, con conseguente tendenza al crespo ed all’ondulato.
Sino ad oggi i miei capelli sono rimasti di questa natura: estremamente secchi, folti ed ondulati; quindi molto difficili da domare e logicamente con una facile tendenza a spezzarsi. Per quasi tutta la mia vita non ho mai avuto esigenza di dover lavare frequentemente i capelli (potevo restare anche una settimana senza lavarli e non si vedeva), al contrario ho sempre dovuto utilizzare maschere/balsami e prodotti oleosi post-asciugatura al fine di renderli quantomeno più nutriti e resistenti.
Alimentazione
Non mi sono mai alimentato scorrettamente, ma - fino a qualche anno fa - non ho mai nemmeno troppo tenuto traccia di ciò che mangiassi. Fortunatamente sono di costituzione longilinea e ciò mi ha sempre permesso di mangiare ciò che volevo senza troppo ingrassare.
?Da un paio d’anni a questa parte, invece, ho intrapreso un percorso sportivo (palestra ed attività fisica generica) che mi hanno portato ad avere un grosso controllo sulla mia alimentazione. Tutti i pasti sono stati molto equilibrati, con particolare attenzione ad un giusto introito proteico. L’alimentazione - indipendentemente dalle quantità che sono soggettive - è stata molto sana, con precedenza a tutti quegli alimenti anti-infiammatori, ricchi di vitamine (frutta, verdura), o di omega3 (pesce in tutte le salse). Ciò, abbinato ad un buono stato di forma fisica, penso che abbia contribuito (pur se indirettamente) ad un miglioramento della qualità dei miei capelli. ?Vuoi, infatti, l’utilizzo di prodotti specifici o quant’altro… negli ultimi anni ero riuscito a superare un po’ il problema del gonfiore e dell’eccessiva “secchezza”.
Prodotti per Capelli
Nel periodo di “piena forma fisica” ho un po’ cavalcato l’onda ed ho deciso, per la prima volta nella mia vita, di farmi crescere i capelli; abbinandoci anche uno schiarimento con prodotti commerciali non troppo invadenti. Ebbene sì, verso la fine del 2016 ho deciso di non tagliare più i capelli e di lasciarli crescere. In questo frangente di tempo - come già intuibile - hanno subito il sole di una estate (ho sempre avuto la tendenza a schiarire in quel periodo) ed uno schiarimento non del tutto naturale con i prodotti menzionati sopra. Se da un lato ci sarebbe dovuto essere un drastico impoverimento del capello (a fronte di una già pesante secchezza iniziale) sono comunque riuscito a mantenerli in un discreto stato di forma con l’utilizzo di prodotti specifici e la corretta alimentazione sopra citata.
Ultimo Anno
Nell’ultimo anno, ahimé, c’è stata un inversione di rotta: per motivi personali ho drasticamente interrotto sia alimentazione che attività fisica e mi sono lasciato andare ad uno stile di vita più trascurato, con pochissima attenzione a ciò che mangiavo o a generali condizioni di salute.
Tralasciando un giudizio morale su tutto ciò, devo ammettere che di pari passo ho notato un peggioramento dei miei capelli: sono diventati estremamente più secchi (ho anche smesso di utilizzare prodotti oleosi), più fini (sono sempre stati molto doppi!) e diradati in alcune aree. Ho il chiaro ricordo che quando ero giovane attorno alla radice del mio capello c'era uno spesso film protettivo di colore bianco (sebo?) che - penso - li aiutava a restare ancorati alla cute. Tutto ciò ora non c'è più. Quando se ne vengono via quasi non noto differenza tra la parte terminale e quella che era nella cute.
Primi Allarmi
Ho iniziato a preoccuparmi per la salute dei miei capelli verso ottobre 2017 (anche se in realtà il periodo di “trascuratezza” non era ancora iniziato) in quanto notavo che ad ogni shampoo ne perdevo ingenti quantità nella vasca. In particolar modo era proprio l’azione della mano a favorirne la caduta: me ne ritrovavo parecchi tra le dita. Inizialmente non ho dato troppo peso alla cosa ed anzi ho pensato di esser fin troppo paranoico e che il tutto fosse riconducibile al famoso cambio stagionale o, semplicemente, al fatto che avendo i capelli lunghi (per la prima volta nella mia vita!) fosse normale perderne di più tutti assieme non avendo questi modo di “cadere da soli”.
Nonostante non fossi preoccupato ho comunque smesso di pettinarli (se già ne perdevo molti con uno shampoo, non oso immaginare cosa potesse succedere con il pettine) ed in generale ho provato a sottoporli ad un ridotto stress da trazione. La mia acconciatura, in ogni caso, rimaneva “il codino”, quindi con una chiara tensione delle aree frontali.
Preoccupazione Seria
Da circa due mesi, facendomi delle fotografie, mi sono reso conto che l’area frontale (proprio quella dove logicamente i capelli sono più lunghi) era decisamente più diradata. Non riuscivo a capacitarmene. Per tutta una vita avevo sempre avuto capelli estremamente folti (così folti che era quasi impossibile vedere la cute) e d’improvviso anche solo facendo una foto emergevano dei “buchini”. In prima battuta ho pensato che fosse semplicemente un ciuffetto ad essere andato via, ma i mesi successivi (gli ultimi due, appunto) hanno dovuto dar credito alla teoria più accreditata (quanto triste) dell’alopecia androgenetica.
Mi sono fatto due conti in tasca ed ho provato a vedere anche altre foto del mio passato al fine di confrontarle con quelle odierne. Mi sono reso conto, ahimé, che non c’è stato solo un diradamento della parte frontale, ma anche un arretramento delle tempie con leggera stempiatura.
La Visita Dermatologica [15.07.18]
Sono andato dal dermatologo di fiducia e confesso che la visita è stata molto deludente: mi ha guardato per un minuto la testa (anche con poca delicatezza, tirandomi buona parte dei capelli) ed ha sentenziato con “alopecia androgenetica”. Mi avrebbe fatto piacere raccontare tutte queste cose anche al dermatologo, ma si sa che molti medici “non sanno ascoltare” (cit. Nanni Moretti).
Al di là di ciò, mi ha prescritto la solita soluzione galenica a base di Latanoprost:
Spironolattone: 0,5%
Latanoprost: 0,02%
Minoxidil: 5%
Glicole Propilenico: 20%
Alcol Etilico: 70% (anche se sulla boccetta è scritto “q.b”)
ed un integratore alimentare (Innéov Densilogy Alpha) da assumere tutti i giorni.
Prima ancora di informarmi in rete (cosa che ho abbondantemente fatto) sono stato sin da subito scettico nei confronti delle terapie prescritte. Per prima cosa: la sommatoria delle percentuali non dovrebbe far 100? Non ho basi di galenica ci mancherebbe… Ma, ad esempio, sorge anche spontaneo il dubbio che la percentuale di alcol sia troppo elevata. Attendo risponde da chi ne sa più di me.
Al di là dei dubbi sulla lozione, è sorto spontaneo anche l’altro dubbio sull’integratore alimentare: alla visita il dermatologo mi ha detto che l’alimentazione non c’entrava nulla (ho sollevato il problema!), quindi che senso ha prescrivermi un integratore alimentare?
Dubbi e Perplessità
Finito il preambolo, per me doveroso, passiamo in rassegna a tutto ciò che è avvenuto dopo la visita, con conseguente raccolta di dati, informazioni e relative perplessità.
In rete ho cercato moltissimo in merito al Latanoprost (è così che ho conosciuto il vostro forum) e, mio malgrado, un’idea me la sono fatta: è opinione più o meno generalizzata che non porti risultati.
Gli esperimenti condotti sono stati fatti a concentrazioni più alte (cinque-sette volte superiori a quelle prescritte) ed, ovviamente, per costi proibiti non si può intraprendere un percorso del genere. In più l’aggravante è che il Latanoprost ha dato risultati migliori su ciglia, barba e peli; quindi difficilmente porterebbe ad una ricrescita vera e propria. Al massimo potrà stimolare la ricrescita di vellus e peluria generalizzata, cosa che, ovviamente, non ci interessa.
In ogni caso, sono in cura con il Latanoprost per quattro mesi ed, essendo solo alla prima settimana, continuerò per togliermi il beneficio del dubbio e far parte anche io di quell’ampia casistica che non ha avuto risultati. Perdonate il pessimismo.
Dovrei aver capito che uno dei soli rimedi quantomeno efficaci per arrestare la caduta sia quello di agire proprio alla base del problema, ovvero assumendo antiandrogeni come la Finasteride. Gli effetti collaterali sono ben noti e riportati nel 98% dei casi ed in più tutti i medici con cui ho parlato (mia madre compresa) sono assolutamente contrari a farmela assumere.
Mi stuzzicava l’idea della Finasteride per uso topico (concentrazioni più basse) prescritta dal Dottor Gigli (se ben ricordo), ma il beneficio del dubbio e il coefficiente di rischio restano.
Ad oggi, chiedo a voi: cosa si può fare? Avendo letto tutto, cosa mi consigliereste?