Salve,
la dermatite seborroica è uno stato infiammatorio squamoso della pelle che colpisce in particolare il volto e il cuoio capelluto. L'insorgenza, negli adulti, è piuttosto lenta e si evidenzia con la comparsa di piccole squame diffuse, secche o untuose (il suo caso) a livello di cuoio capelluto (forfora), con prurito più o meno intenso. In alcuni casi può anche comparire una blefarite (a livello oculare), caratterizzata da croste gialle molto secche e irritazione della congiuntiva.
La formazione di squame untuose è il risultato di una accelerata moltiplicazione delle cellule della pelle, unita ad una elevata attività delle ghiandole sebacee. Tutte le cellule della pelle sono normalmente eliminate attraverso un processo continuo e quasi impercettibile; nel caso della dermatite seborroica le cellule si sfaldano più velocemente unite in squame visibili. I fattori che ne determinano l'insorgenza sono molti e diversi: fattori genetici, nervosi e alterazioni della composizione e della quantità di sebo. È inoltre stata dimostrata una correlazione con la presenza di un microrganismo, il Pytirosporum ovale. Questo fungo della famiglia dei lieviti, che vive normalmente sul nostro corpo, nutrendosi delle sostanze grasse del cuoio capelluto, si sviluppa in modo eccessivo arrivando a costituire il 75% della forfora e provocando i ben noti fenomeni irritativi. Il trattamento della dermatite seborroica del cuoio capelluto prevede l' utilizzo di shampoo con azione seboregolatrice, allo zinco-piritione o al solfuro di selenio associati a terapie topiche a base di corticosteroidi (es. Ecoval scalp fluid) o a base di ketoconazolo (es. Nizoral Scalp Fluid). Il solfuro di selenio (es. Selsun Blu shampoo) riduce la velocità di ricambio delle cellule dello strato superficiale della pelle. Svolge anche un'azione fungicida che lo rende efficace, anche se i risultati ottenuti sono meno duraturi rispetto al Ketoconazolo. Può causare reazioni allergiche e decolorare i capelli e lasciare il cuoio capelluto oleoso. I capelli vanno risciacquati molto bene dopo ogni applicazione.
Lo zinco piritione (es. Znp Shampoo, Sde Tar Shampoo), utilizzato una volta alla settimana, ha dimostrato di ridurre la forfora, ma anche dopo un trattamento prolungato non si ha una completa risoluzione dei sintomi. Zinco piritione e solfuro di selenio non devono essere applicati in caso di abrasioni o lacerazioni della pelle e non devono venire a contatto con gli occhi.
Il ketoconazolo, un farmaco usato da molti anni nella terapia delle infezioni da funghi, ha rappresentato un vero passo avanti nel trattamento di queste condizioni. Il farmaco inibisce la sintesi di una sostanza indispensabile al fungo per formare la sua parete cellulare, compromettendone così la crescita e la sopravvivenza. Applicato localmente in lozione al 2% consente una rapida eliminazione del Pytirosporum e l'attenuazione dei sintomi, senza essere assorbito in modo significativo. Deve essere applicato due volte alla settimana per un periodo di 2-4 settimane, lasciandolo a contatto con i capelli per 5-10 minuti. Successivamente, una applicazione ogni 7-14 giorni sembra in grado prevenire la ricomparsa del problema. L'applicazione a lungo termine può dar luogo a fenomeni irritativi. Se si sono utilizzati corticosteroidi topici è bene lasciare passare due settimane prima di procedere al trattamento delle stesse aree con ketoconazolo.
I corticosteroidi (es. Ecoval Scalp Fluid) hanno una efficacia comparabile a quella del ketoconazolo grazie alla loro azione antinfiammatoria. Alla sospensione del trattamento tuttavia il problema si ripresenta rapidamente in una elevata percentuale di casi. Se usati per molto tempo i corticosteroidi possono dare luogo ad effetti indesiderati.
Nella dermatite seborroica del volto possono essere utilizzate creme a base di idrocortisone (es. Locoidon) una volta al dì o a base di ketoconazolo al 2% (es. Nizoral crema) due volte al dì per almeno 2 settimane.
La dermatite atopica è una malattia cutanea infiammatoria cronica mediata da cellule T allergene-specifiche che vengono attivate nella cute lesionata. Il Metotrexato è un vecchio farmaco impiegato a basso dosaggio nel trattamento della psoriasi, un altro disordine cutaneo mediato dalle cellule T. Poiché il Metotrexato ha dimostrato di migliorare i sintomi clinici dell’eczema in un modello murino di dermatite antigene-specifica, Ricercatori francesi hanno ipotizzato che il Metotrexato sia efficace anche nella dermatite atopica. Uno studio retrospettivo, in aperto, ha valutato l’efficacia del trattamento con Metotrexato della dermatite atopica in forma moderato-grave. Venti pazienti, di età compresa tra i 17 ed i 68 anni, con bassa risposta alle terapie di routine sono stati trattati per un periodo da 3 mesi a 2.5 anni, con Metotrexato 7.5-25mg alla settimana. La valutazione a 3 mesi ha mostrato che il 75% dei pazienti, trattati con Metotrexato, ha presentato miglioramenti nella maggior parte dei casi molto significativi. L’inizio del miglioramento è stato osservato tra la quarta e l’ottava settimana dopo l’inizio del trattamento con Metotrexato. La nausea e l’aumento dei livelli degli enzimi epatici sono stati osservati in 5 pazienti. In 2 pazienti è stato necessario interrompere il trattamento con Metotrexato. Secondo gli Autori, il Metotrexato sembra essere efficace e sicuro nel trattamento della dermatite atopica. Studi clinici controllati con placebo sono necessari per confermare queste osservazioni e definire con più precisione il ruolo del Metotrexato nella dermatite atopica dell’adulto.
In ogni caso, qualsiasi trattamento vuoi intraprendere dovrà essere valutato dal Tuo medico (o dal dermatologo), che saprà consigliarti nel modo migliore.
Ciao ed in bocca al Lupo (….crepi il Lupo).
Jonny.