Oggi è uno di quei giorni in cui servirebbe indagare su se stessi, riflettere se cio' che sono oggi davanti a questo fermo immagine se
sono io o sono solo la prospettiva di una esistenza che per adesso mi sta scivolando, ma non è sicuramente l'ennesimo giorno di giudizio .
Ho appreso l'arte più importante, saper prendere la vita come viene sempre mantenendo sempre intatte le mie ambizioni.
Sono stati mesi duri, un importante banco di prova quello del mio inserimento in un ambiente nuovo.
Difficilmente lasciero' riprendermi dall' esercito , probabilmente lo lasciero' presto e per sempre insieme a tutte quelle cose che hanno
imposto la mia scelta. Giudizio e capacità non mancano per estendere il mio progetto di vita su altri obiettivi ben più gratificanti di quelli
da gregario di truppa.
Rimane li' su di un foglio il fatto di come certe scelte alla fine ti sconvolgono verso un cambiamente che appare a questo punto inevitabile.
Sto bene se dire che star bene vale una cronaca di finto ottimismo, di un falso perbenismo che ormai si appone ad ogni faccenda della vita.
Sono mesi che non vi sento ma nulla ha permesso di cancellare la mia infinita gratitudine di fondo e quel senso di riconoscimento che vale
per una medaglia al valore.
Le occasioni mancate, il nostre passato non va dimenticato, in fondo i rimpianti, i sogni mancati sono la costruzione di una nuova vita
dove noi non abbiamo fatto altro che eliminare le erbaccie. Non si torna mai indietro...certi sogni su certi treni passano una sola volta
ne passeranno altri caratterizzati da mete diversi, da sogni più belli in luoghi sconosciuti. Avremmo perso il primo treno ma forse non
eravamo pronti al cambiamento.
Ma il punto che differenzia me dalla massa e voi dalla massa è l'infinita fonte di libertà che risiede nella facoltà di scegliere la propria
esistenza stabilendo i parametri di questo dono.
Rivedo fra un attimo di liberta e un altro gli amici di sempre, le persone che durante questi anni mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio.
Tanti mi invidiano su questa auto di mio padre da svariati migliaia di euro, su questi soldi guadagnati tra un giorno da uomo e uno da
bambino invaso di paure, con la ragazza che ho sempre voluto, in questi vestiti tanto firmati quanto vuoti frutto di una mancanza che ripago solo con l'affetto delle cose
materiali.
In fondo se adesso ci penso è perchè mi mancate cari amici, e che mi manchi tu, mi mancano le persone che li' in quella maledetta ca
sono io o sono solo la prospettiva di una esistenza che per adesso mi sta scivolando, ma non è sicuramente l'ennesimo giorno di giudizio .
Ho appreso l'arte più importante, saper prendere la vita come viene sempre mantenendo sempre intatte le mie ambizioni.
Sono stati mesi duri, un importante banco di prova quello del mio inserimento in un ambiente nuovo.
Difficilmente lasciero' riprendermi dall' esercito , probabilmente lo lasciero' presto e per sempre insieme a tutte quelle cose che hanno
imposto la mia scelta. Giudizio e capacità non mancano per estendere il mio progetto di vita su altri obiettivi ben più gratificanti di quelli
da gregario di truppa.
Rimane li' su di un foglio il fatto di come certe scelte alla fine ti sconvolgono verso un cambiamente che appare a questo punto inevitabile.
Sto bene se dire che star bene vale una cronaca di finto ottimismo, di un falso perbenismo che ormai si appone ad ogni faccenda della vita.
Sono mesi che non vi sento ma nulla ha permesso di cancellare la mia infinita gratitudine di fondo e quel senso di riconoscimento che vale
per una medaglia al valore.
Le occasioni mancate, il nostre passato non va dimenticato, in fondo i rimpianti, i sogni mancati sono la costruzione di una nuova vita
dove noi non abbiamo fatto altro che eliminare le erbaccie. Non si torna mai indietro...certi sogni su certi treni passano una sola volta
ne passeranno altri caratterizzati da mete diversi, da sogni più belli in luoghi sconosciuti. Avremmo perso il primo treno ma forse non
eravamo pronti al cambiamento.
Ma il punto che differenzia me dalla massa e voi dalla massa è l'infinita fonte di libertà che risiede nella facoltà di scegliere la propria
esistenza stabilendo i parametri di questo dono.
Rivedo fra un attimo di liberta e un altro gli amici di sempre, le persone che durante questi anni mi hanno accompagnato in questo lungo viaggio.
Tanti mi invidiano su questa auto di mio padre da svariati migliaia di euro, su questi soldi guadagnati tra un giorno da uomo e uno da
bambino invaso di paure, con la ragazza che ho sempre voluto, in questi vestiti tanto firmati quanto vuoti frutto di una mancanza che ripago solo con l'affetto delle cose
materiali.
In fondo se adesso ci penso è perchè mi mancate cari amici, e che mi manchi tu, mi mancano le persone che li' in quella maledetta ca