Osservo da questa visuale cio' che mi circonda.
Sembra tutto come un tempo, nulla sembra essere cambiato.
Ma è' solo apparenza.
Rivedo quel piccolo campo di calcio a volte mi ritrovo ancora li' a vivere le prime sfide ad assaporare il gusto delle prime
volte che sembrano avere i ricordi più dolci fusi in alcune specifiche zone dell'impianto sportivo.
Tutto sembra cosi familiare quasi come fosse un momento vissuto da poco ed invece il tempo è andato avanti, regalando un normale cambio generazionale
a favore di nuovi me stesso che invadono con le loro storie quel campetto d'asfalto.
Scorrono davanti a me le prime immagini di questo infinito album di ricordi che portano dentro me testimonianze indelebili
di questo processo che tutti chiamano vita.
Nasce tutto da li' , i primi amici, le prime cotte con i primi baci, le prime vittorie alternate a giorni caratterizzati da brucianti sconfitte.
E' vita!
Si cresce, ci si trasforma nell'aspetto e nel carattere mantenendo radicati i valori, ci si fortifica nel dolore e con il dolore ci si forma
guadagnando il passaporto per la vita.
Il ciclo degli eventi va avanti come in uno spettacolo dove vuoi o non vuoi sei costretto a continuare sia da protagonista che da comparsa senza chiedere pause, nè rinviare
i conti con la vita e con quella casualità che caratterizza nel bene e nel male la nostra vita...il destino.
Cresci imparando a notare le diverse sfaccettature della vita, incontrando persone più o meno giuste, più o meno giuste o semplicemente le persone
che cambieranno il tuo naturale corso o che subiranno invece le tue influenze.
Ti rivedi nei primi giorni di scuola, incuriosito e spaventato. Grembiule bianco e meranda alla mano. Poi finisci per ritrovarti alle superiori ,
a contatto con gli aspetti più forti e più veri, con le gioie e i dolori che segneranno per sempre chi sei per il posto in cui vivi.
Tutto ha un senso, una spiegazione anche se sono ancora molte le risposte alle domande che forse non ancora conosci. C'è tempo.
A volte quello stesso tempo vorresti fermarlo o meglio sincronizzarlo sui periodi più belli, diventando prigioniero di quelle sensazioni che si
dice non tornano più.
Vedi quelle cicatrici, ci sorridi su anche se una volta ti facevano male ma se adesso sei ancora qui a dire la tua forse quei tagli hanno fatto
più che bene.
Rivedi tua madre. Giovane, brillante, con qualche ambizione ancora viva ma che ha abbandonato per regalarti la vita e per donarti qualcosa
Sembra tutto come un tempo, nulla sembra essere cambiato.
Ma è' solo apparenza.
Rivedo quel piccolo campo di calcio a volte mi ritrovo ancora li' a vivere le prime sfide ad assaporare il gusto delle prime
volte che sembrano avere i ricordi più dolci fusi in alcune specifiche zone dell'impianto sportivo.
Tutto sembra cosi familiare quasi come fosse un momento vissuto da poco ed invece il tempo è andato avanti, regalando un normale cambio generazionale
a favore di nuovi me stesso che invadono con le loro storie quel campetto d'asfalto.
Scorrono davanti a me le prime immagini di questo infinito album di ricordi che portano dentro me testimonianze indelebili
di questo processo che tutti chiamano vita.
Nasce tutto da li' , i primi amici, le prime cotte con i primi baci, le prime vittorie alternate a giorni caratterizzati da brucianti sconfitte.
E' vita!
Si cresce, ci si trasforma nell'aspetto e nel carattere mantenendo radicati i valori, ci si fortifica nel dolore e con il dolore ci si forma
guadagnando il passaporto per la vita.
Il ciclo degli eventi va avanti come in uno spettacolo dove vuoi o non vuoi sei costretto a continuare sia da protagonista che da comparsa senza chiedere pause, nè rinviare
i conti con la vita e con quella casualità che caratterizza nel bene e nel male la nostra vita...il destino.
Cresci imparando a notare le diverse sfaccettature della vita, incontrando persone più o meno giuste, più o meno giuste o semplicemente le persone
che cambieranno il tuo naturale corso o che subiranno invece le tue influenze.
Ti rivedi nei primi giorni di scuola, incuriosito e spaventato. Grembiule bianco e meranda alla mano. Poi finisci per ritrovarti alle superiori ,
a contatto con gli aspetti più forti e più veri, con le gioie e i dolori che segneranno per sempre chi sei per il posto in cui vivi.
Tutto ha un senso, una spiegazione anche se sono ancora molte le risposte alle domande che forse non ancora conosci. C'è tempo.
A volte quello stesso tempo vorresti fermarlo o meglio sincronizzarlo sui periodi più belli, diventando prigioniero di quelle sensazioni che si
dice non tornano più.
Vedi quelle cicatrici, ci sorridi su anche se una volta ti facevano male ma se adesso sei ancora qui a dire la tua forse quei tagli hanno fatto
più che bene.
Rivedi tua madre. Giovane, brillante, con qualche ambizione ancora viva ma che ha abbandonato per regalarti la vita e per donarti qualcosa