Quando se ne vanno personaggi di lungo corso come Mike Bongiorno provo sempre un senso di dispiacere perchè è come se insieme a loro se ne andasse un piccolo pezzettino della mia vita. Stessa sensazione che ho provato quando se ne è andato Alberto Sordi.
Ricordo quando ero un ragazzino, negli anni '80, i miei genitori mi regalarono il gioco in scatola di Superflash (quiz a premi che andava in onda su Canale5 e che lui conduceva).
All'epoca non esisteva ancora la Playstation, di lì a poco sarebbe arrivato soltanto il Commodore VIC20 come misera anticipazione dell'era informatica domestica.
Io ed i miei amici abbiamo passato pomeriggi interi a divertirci con Superflash, a me piaceva fare il conduttore, a loro toccava spesso il ruolo di concorrenti. Alla fine abbiamo smesso di giocarci perchè avevamo imparato a memoria quasi tutte le risposte alle domande contenute nel libro del quiz.
Una sera tardi di 2 anni fà, mentre passeggiavo in Corso Vittorio Emanuele in centro Milano, lo trovai che stava distribuendo doni ai passanti insieme ad altri personaggi famosi per una iniziativa a scopo benefico. Gli strinsi la mano, scambiai quattro chiacchere con lui, gli raccontai dell'episodio della mia infanzia legato al gioco in scatola di Superflash, ci mettemmmo a ridere entrambi. Mi diede la sensazione di una persona alla mano e molto cordiale, era come se avessi davanti un amico o un conoscente.
Professionista serio, rigoroso ed una persona molto umile. Non si è mai lasciato andare ad atteggiamenti da primadonna (nonostante avesse i titoli per farlo) oppure a litigi furibondi (solo una volta l'arroganza di Sgarbi le fece perdere le staffe durante una diretta ma lui mantenne comunque un buon self-control). Dovrebbe essere preso ad esempio da molti suoi colleghi.
L'unico suo scivolone clamoroso fu quello del 1994, quando invitò gli italiani a votare per Berlusconi durante un intermezzo di un suo spettacolo.
A lui và anche il merito di aver portato un pò di cultura tra la gente attraverso le sue trasmissioni, in un'Italia uscita sgangherata dalla guerra dove l'analfabetismo era ancora molto diffuso.
Ho sentito che sabato verranno celebrati i suoi funerali di Stato al Duomo di Milano, se non subentrano altri impegni quasi quasi ne approfitto per farmi un giretto in centro e vado a salutarlo.