Ma i capelli possono ricrescere davvero?

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I capelli riscrescono?
SI’, I CAPELLI RICRESCONO!!
E’ possibile assistere a ricrescita parziale o totale di un capello, purché il follicolo non sia completamente atrofizzato e quindi incapace di “esprimere” un capello.

Solitamente però un follicolo è completamente morto solo dopo molti anni che si è cominciata a manifestare la calvizie, pertanto, appoggiandosi su diverse terapie, è possibile arrestare e invertire il processo di miniaturizzazione e ricondurre il follicolo pilifero alla produzione di un capello completamente sano, cioè un capello terminale, grosso e pigmentato.

I principali trattamenti anti-calvizie attualmentedisponibili agiscono tramite l’inibizione dell’enzima 5alfa-riduttasi (5aR) evitando che il testosterone si leghi ad esso per formare il DHT nocivo al follicolo pilifero, oppure bloccando i recettori degli androgeni.

In questo modo si può assistere ad un arresto del ciclo di miniaturizzazione del follicolo ed ad una inversione dello stesso, con un inspessimento dei capelli ed un aumento di colorazione.

Prima si interviene sul processo di miniaturizzazione del follicolo, maggiori saranno le possibilità di successo della terapia.
Ricordiamoci infatti che chi è affetto da calvizie ha sì un problema di caduta di capelli, ma per essere più precisi il vero problema è che i capelli caduti vengono sostituiti (al nuovo ciclo di crescita) da capelli meno robusti e pigmentati che danno l’impressione di avere meno capelli in testa!

ATTENZIONE: infatti chi è colpito da diradamento non ha meno capelli di quando ha cominciato a perderli!
semplicemente i capelli sono ora più sottili, meno pigmentati (colorati) e crescono più lentamente così da dare l’impressione di essersi ridotti in numero.

Come stabilire se un follicolo non è completamente atrofizzato?
Un follicolo non è completamente atrofizzato fintanto che continua a generare un capello, sia esso sano (capello terminale)o quasi completamente invisibile; è questo il caso del capello VELLUS, quel capello molto piccolo, quasi trasparente e lungo pochi centimetri o millimetri simile al capello del neonato.
Guardando con attenzione una persona quasi completamente calva, infatti, sarà possibile notare comunque alcuni piccolissimi capelli vellus, che, malgrado non diano alcun contributo estetico, sono però la prova che l’attività di quei follicoli non è cessata.

Cosa fare’
Sotto l’azione di un trattamento misto, si può spesso arrestare e invertire il processo di miniaturizzazione del follicolo, stimolare il follicolo a produrre ad ogni ciclo un capello un po’ più robusto e pigmentato si può riescire a ritornare ad avere un capello terminale (cioè completamente sano);
ma ci vuole molta pazienza, costanza e determinazione.

La calvizie non è una scienza esatta, non è possibile cioè stabilre delle cause universalmente valide per ogni soggetto.
Per questo motivo, una terapia volta a colpire la calvizie sotto il maggior numero possibile di angolazioni terapeutiche porterà ad una percentuale più alta di successo.

In conclusione, intervenendo al contempo:
1) sull’inibizione dell’enzima 5alfa-reduttasi (con agenti Anti-dht)
2) sulla stimolazione della crescita (con stimolatori della fase anagen del capello)
3) sulla riduzione dell’infiammazione al cuoio capelluto e ai follicoli (con prodotti anti-infiammatori)
4) sulla stimolazione della vascolarizzazione dei tessuti (con agenti specifici)

5) sulla stimolazione del metabolismo cellulare con terapia a luce fredda (laser LLT)
si avrà la certezza di aver intrapreso una terapia ad ampio-spettro, a tutto vantaggio del possibile successo nella nostra lotta a questa “malattia”.

 

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La redazione di Calvizie.net è formata da medici, specialisti e appassionati al tema della tricologia. Dal 1999, ci dedichiamo a diffondere informazioni sempre aggiornate sulla cultura della salute dei capelli.

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