Allora la nutrizione umana si è basata ancestralmente molto sull'attività dei raccoglitori (oltre che dei cacciatori, ma comunque la carne restava qualcosa di raro) e quindi su frutta e semi.
Quindi i semi vanno bene generalmente, poi a fini tricologici l'evidenza mostra come migliori i semi di zucca (per gli acidi grassi, i fitosteroli, la vitamina e) e i semi di lino (per gli acidi grassi e il contenuto elevato in SDG), senza esagerare con questi ultimi per via della residua azione antitiroidea residua (comunque trascurabile se non ci sono problemi e se si resta sotto la quantità di un cucchiaio raso).
- sui semi di chia non vi sono studi sul piano endocrino-capillifero, essi tuttavia contengono sostanze utili almeno in base ad altri studi:
abbondanza di ALA, mancanza di fattori antinutritivi (presenti nei semi di lino), abbondanza di oligoelementi (rame, ferro, zinco, ecc...),
presenza di polifenoli, in particolare dell'acido caffeico e rosmarinico, in quanto la chia è imparentata con la Salvia officinale (il nome latino infatti è Salvia Hispanica).
- i semi di sesamo sono altresì utili soprattutto per la presenza di lignani, per il contenuto di beta-sitosterolo (400mg/100g), delta-tocoferolo.
personalmente non ho mai provato i semi di canapa i quali sono molto ricchi di proteine (come del resto anche i semi di zucca) e PUFA. Dovrò cercarli online perché nelle comuni catene di distribuzione alimentari non li trovi.
- recentemente è stato dimostrato che alcuni metaboliti fecali derivati da tannini presenti in melograno e noci juglans e alcuni frutti di bosco , (dette urolitine ) esercitano un'azione di silenziamento sugli ARE (androgen responsive elements), portando ad esempio alla riduzione del PSA. Che abbiano anche un effetto sul trofismo capillifero?