Nome in codice 'Glorious Spartan'

de rossi

Utente
9 Agosto 2007
5,220
3
1,415
Teatro operativo: il tratto di mare a sud est dell’isola di Creta. È in questo splendido angolo di Mediterraneo che l’aviazione israeliana ha simulato - dal 28 maggio al 18 giugno - l’attacco all’Iran. Oltre cento caccia F16 e F15, con l’ausilio di aerei per il rifornimento in volo, hanno condotto una missione di 1.500 chilometri, la stessa distanza che divide lo Stato ebraico dall’impianto nucleare di Natanz. I jet hanno sganciato bombe, condotto raid contro i radar, attuato manovre evasive. In loro supporto velivoli per la guerra elettronica ed elicotteri che trasportavano i commandos dell’unità speciale 5101, conosciuta come Shaldag, e gli incursori della Sayeret.

TEHERAN (Reuters) - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha detto oggi alla sua controparte siriana che Israele dovrebbe essere annientato se lancerà un'azione militare nella regione. Lo ha riportato la tv di stato Irib.

quale scenario?
Attaccare l’Iran per azzerarne il programma nucleare. Questa la mission (quasi) impossibile per la macchina bellica israeliana. Certo, Israele potrebbe risolvere la pratica con un attacco nucleare contro i vari Natanz, Busher ecc., ma le conseguenze ambientali sarebbero devastanti, per tutta la regione, con ricadute che si farebbero sentire per anni se non decenni. Ecco allora che l’opzione più credibile resta quella di un attacco aereo convenzionale con la Hel Haavir, la leggendaria Aeronautica israeliana, ancora una volta indiscussa protagonista. In Israele ci si sta preparando a questo scenario ormai da anni, anche perché non si tratterebbe di una semplice ripetizione dell’operazione Opera che nel 1981 portò alla distruzione del reattore nucleare iracheno di Osirak. Gli obiettivi sono molti di più. Sono ben protetti e per di più dispersi su un territorio molto vasto.

Quello più difficile è lo stabilimento per l’arricchimento dell’uranio di Natanz. Se, infatti, per distruggere l'impianto pilota quattro bombe guidate risulterebbero più che sufficienti (due degli edifici sono praticamente uniti, tanto da poter essere distrutti da un solo ordigno), per provocare danni significativi alle installazioni sotterranee gli aerei israeliani dovrebbero colpire almeno due volte gli stessi punti con le potentissime bombe bunker buster da 5000 libbre GBU-28. Un’operazione estremamente complicata che, oltre a richiedere mesi e mesi di addestramento agli stessi piloti, comporterebbe un ulteriore problema. Nell’Aeronautica israeliana, infatti, i soli aerei i
 

de rossi

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Teatro operativo: il tratto di mare a sud est dell’isola di Creta. È in questo splendido angolo di Mediterraneo che l’aviazione israeliana ha simulato - dal 28 maggio al 18 giugno - l’attacco all’Iran. Oltre cento caccia F16 e F15, con l’ausilio di aerei per il rifornimento in volo, hanno condotto una missione di 1.500 chilometri, la stessa distanza che divide lo Stato ebraico dall’impianto nucleare di Natanz. I jet hanno sganciato bombe, condotto raid contro i radar, attuato manovre evasive. In loro supporto velivoli per la guerra elettronica ed elicotteri che trasportavano i commandos dell’unità speciale 5101, conosciuta come Shaldag, e gli incursori della Sayeret.

TEHERAN (Reuters) - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha detto oggi alla sua controparte siriana che Israele dovrebbe essere annientato se lancerà un'azione militare nella regione. Lo ha riportato la tv di stato Irib.

quale scenario?
Attaccare l’Iran per azzerarne il programma nucleare. Questa la mission (quasi) impossibile per la macchina bellica israeliana. Certo, Israele potrebbe risolvere la pratica con un attacco nucleare contro i vari Natanz, Busher ecc., ma le conseguenze ambientali sarebbero devastanti, per tutta la regione, con ricadute che si farebbero sentire per anni se non decenni. Ecco allora che l’opzione più credibile resta quella di un attacco aereo convenzionale con la Hel Haavir, la leggendaria Aeronautica israeliana, ancora una volta indiscussa protagonista. In Israele ci si sta preparando a questo scenario ormai da anni, anche perché non si tratterebbe di una semplice ripetizione dell’operazione Opera che nel 1981 portò alla distruzione del reattore nucleare iracheno di Osirak. Gli obiettivi sono molti di più. Sono ben protetti e per di più dispersi su un territorio molto vasto.

Quello più difficile è lo stabilimento per l’arricchimento dell’uranio di Natanz. Se, infatti, per distruggere l'impianto pilota quattro bombe guidate risulterebbero più che sufficienti (due degli edifici sono praticamente uniti, tanto da poter essere distrutti da un solo ordigno), per provocare danni significativi alle installazioni sotterranee gli aerei israeliani dovrebbero colpire almeno due volte gli stessi punti con le potentissime bombe bunker buster da 5000 libbre GBU-28. Un’operazione estremamente complicata che, oltre a richiedere mesi e mesi di addestramento agli stessi piloti, comporterebbe un ulteriore problema. Nell’Aeronautica israeliana, infatti, i soli aerei i
 

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9 Agosto 2007
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Teatro operativo: il tratto di mare a sud est dell’isola di Creta. È in questo splendido angolo di Mediterraneo che l’aviazione israeliana ha simulato - dal 28 maggio al 18 giugno - l’attacco all’Iran. Oltre cento caccia F16 e F15, con l’ausilio di aerei per il rifornimento in volo, hanno condotto una missione di 1.500 chilometri, la stessa distanza che divide lo Stato ebraico dall’impianto nucleare di Natanz. I jet hanno sganciato bombe, condotto raid contro i radar, attuato manovre evasive. In loro supporto velivoli per la guerra elettronica ed elicotteri che trasportavano i commandos dell’unità speciale 5101, conosciuta come Shaldag, e gli incursori della Sayeret.

TEHERAN (Reuters) - Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad ha detto oggi alla sua controparte siriana che Israele dovrebbe essere annientato se lancerà un'azione militare nella regione. Lo ha riportato la tv di stato Irib.

quale scenario?
Attaccare l’Iran per azzerarne il programma nucleare. Questa la mission (quasi) impossibile per la macchina bellica israeliana. Certo, Israele potrebbe risolvere la pratica con un attacco nucleare contro i vari Natanz, Busher ecc., ma le conseguenze ambientali sarebbero devastanti, per tutta la regione, con ricadute che si farebbero sentire per anni se non decenni. Ecco allora che l’opzione più credibile resta quella di un attacco aereo convenzionale con la Hel Haavir, la leggendaria Aeronautica israeliana, ancora una volta indiscussa protagonista. In Israele ci si sta preparando a questo scenario ormai da anni, anche perché non si tratterebbe di una semplice ripetizione dell’operazione Opera che nel 1981 portò alla distruzione del reattore nucleare iracheno di Osirak. Gli obiettivi sono molti di più. Sono ben protetti e per di più dispersi su un territorio molto vasto.

Quello più difficile è lo stabilimento per l’arricchimento dell’uranio di Natanz. Se, infatti, per distruggere l'impianto pilota quattro bombe guidate risulterebbero più che sufficienti (due degli edifici sono praticamente uniti, tanto da poter essere distrutti da un solo ordigno), per provocare danni significativi alle installazioni sotterranee gli aerei israeliani dovrebbero colpire almeno due volte gli stessi punti con le potentissime bombe bunker buster da 5000 libbre GBU-28. Un’operazione estremamente complicata che, oltre a richiedere mesi e mesi di addestramento agli stessi piloti, comporterebbe un ulteriore problema. Nell’Aeronautica israeliana, infatti, i soli aerei i