Live dal congresso S.I.Tri. 11/2018

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Topic Live dal congresso autunno 2019 della Società Italiana di Tricologia

Sono presenti per Ieson: il sottoscritto (IESON), Proxy, Dep

Ore 9.00
Inizia il congresso Sitri, sala gremita e presentazione da parte del Dott. Piero Tesauro, presidente del Sitri

Il dott. Tesauro annuncia con piacere che la S.I.Tri è stata riconosciuta presso il Ministero della Salute.

Nel 2019 non ci sarà congresso Sitri in quanto sarà accorpato dal congresso mondiale della World Society of Dermatology a Milano.

Sempre nel 2019, partirà un Master di II° livello in tricologia presso l'Università di Napoli
 

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Ore 9.30
parla Claudia Cassia di ALOPECIA & FRIENDS, associazione no profit con focus sulla alopecia areata.
L'associazione ha tenuto il primo Alopecia Areata Day a Bologna, Roma e Cagliari in piazza e in clinica, alla presenza di medici e rappresentanti dell'associazione per dare informazioni gratuite sul tema delicato dell'Alopecia Areata.
Fra i temi importanti da menzionare, la battaglia in parlamento per il riconoscimento della malattia presso il sistema sanitario nazionale.
Il Sitri dovrebbe partecipare al tavolo tecnico al riguardo.
Da segnalare una bella sinergia fra le associazioni italiane sulla tematica.
http://www.alopeciaareataandfriends.com


 

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Ore 9.36
Silvia Moretti/Torello Lotti
Alopecia Areata: Microbiota e Microbioma

Breve presentazione dell'alopecia areata, malattia infiammatoria cornica che coinvolge fattori genetici, fattori ambientali, stress psicofisici, farmaci, vaccinazioni come possibili triggers, carenze ormonali e/o nutrizionali.

Interessante che l'alopecia areata risulta spesso associata a altre malattie croniche intestinali quali la celiachia, e quindi una alterazione al sistema immunitario potrebbe agire da trigger per la alopecia areata.
E' stato osservato che diete gluten-free hanno mostrato un miglioramento del quadro clinico della A.Areata.

I capelli bianchi sono esenti da alopecia areata, e capelli che tornano a crescere da alopecia areata spesso ricrescono proprio bianchi.

Molto importante la tricoscopia anche per avere un quadro clinico della fase della malattia.

Terapia: è possibile una ricrescita spontanea;
nei bambini può essere consigliato il trattamento di piccoli focolai infettivi con cortisonici topici o sistemica con immunosoppressori importanti., immunoterapia da contatto

terapie nuove: inibitore di checkpoint e inibitori di JAK

Quale è la relazione fra alopecia areata e microbiota?
il microbiota è ereditato dalla madre ed è estremamente importante per la nostra salute.
Nel corpo umano abbiamo circa 1,5kg di microbioti, soprattutto nell'intestino e nel colon e hanno un'importanza fondamentale.
Nel corso della vita il microbiota viene condizionato da dieta, fattori ambientali ecc.
Variazioni del microbiota possono portare a variazioni della permabilità del tratto intestinale e quindi riduzione delle risposte immunitarie.

Sebra quindi che trattare le disbiosi intestinali possa favorire la risoluzione di patologie autoimminu e quindi ANCHE della ALOPECIA AREATA.

Zinco e L-glitamina hanno dimostrato di migliorare la funzione barriera intestinale

In sintesi, un approccio non farmacologico utile per migliorare le difese immunitarie risulta essere una dieta ricca in fibre e a sfavore di zuccheri e grassi
Alpha-gliadina prodotto dal glutine







 

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Ore 9.55
Amos Gilhar (Technion - Israel Institute of Technology)
Future Therapies for Alopecia Areata

Presentazione (molto tecnica) della patogenesi della Alopecia Areata
Lo studio completo sarà possibilmente riportato su calvizie.net nelle prossime settimane.

Il dott. Amos si sofferma sull'efficacia degli inibitori JAK nella ricrescita di capelli in Alopecia Areata.

Le risposte positive ai Jak sono state ad oggi del 70% circa ed è ancora da chiarire l'entità degli effetti collaterali nel medio-lungo termine.

Vengono presentati i risultati terapeutici e preventivi del trattamento con Apremilast, e in comparazione con trattamento con Tofacitinib

Per approfondimenti sui Jak vi rimandiamo allo studio che abbiamo di recente pubblicato su calvizie.net:
https://www.calvizie.net/gli-inibitori-jak-cureranno-anche-laga/




 

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Ore 10.30
Marta Bertolini (Monasterium Laboratory)
Alopecia Areata: novità in ricerca

Uno degli obiettivi per un trattamento efficace è determinare l'autoantigene che scatena la reazione autoimmune.
Il team della Bertolini si prefigge proprio l'obiettivo di individuare l'autoantigene che poi portano alla Alopecia Areata.

Info tecniche in breve:
- L'iniezione di fibroplasti che esprimono IDO, previene la progressione di AA nei topi, prevengono infiammazioni a livello locale e anche sistemico

- Esosomi cellulare sopressori derivati da cellule mieloidi tardano la progrressione di AA nel modello animale

- I pazienti di AA presentano expanded TCR (studio dal team della Dr.ssa Angela Christiano) che sembrano confermare ancora una volta che la AA è una malattia autoimmune
Linfociti CD8 riconoscono autoantigeni attraverso il recettore TCR
La maggior parte di pazienti presentano expanded TCR VBeta

OBIETTIVI DELLA RICERCA:
-eliminare questi linfociti attrasverso immunoterapia e usarli come biomarcatori prognostici
- conoscere i TCR specifici per AA è la base per identificare questi autoantigeni e quindi sperimentare una VERA terapia curativa (le terapie attuali sono considerate terapie paliative)

Curiosità: si è tornati a parlare del recettore olfattivo OR2AT4 presente nei follicoli piliferi ed espresso principalmente in fase anagen in una zona specifica del follicolo.
Si è testato il Sandalore (agonista di OR2AT4) estratto di Sandalo da solo e il Pherinat (antagonista del OR2AT4)insieme al Sandalore.
Si è visto che l'attivazione del recettore OR2AT4 con Sandalore ha portato ad un allungamento della fase Anagen.

Questo sembra confermare che la crescita di capelli possa essere stimolata per via olfattiva ed è quindi partita la ricerca di nuovi recettori olfattivi.
 

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Ore 11.54
Prof.ssa Bianca Maria Piraccini (MESDIS - Medicina Specialistica Diagnostica e Sperimentale)
Esperienza di cura dell'Alopecia Areata con terapia sensibilizzante

La Immunoterapia topica sta prendendo piede in tutto il mondo, per efficacia e tollerabilità.

gli obiettivi sono sempre gli stessi:
- ridurre la risposta atoimmune
- deviare i linfociti dal bersaglio

La terapia topica (SADBE) va considerata solo per AA cronica diffusa in tutte le fasce di età.
E' sicura ed ha esclusivo effetto locale, ha effetti collaterali benigni ed è da considerarsi una cura a lungo termine.
NECESSITA' DI BUONA COMPRENSIONE: il paziente deve imparare bene questa terapia e il risultato dipende molto da questo
Il paziente non deve prendere sole e non deve aver fatto cure con steroidi o immunosoppressori

Come funziona?
bisogna indurre una risposta allergica (eczema) altrimenti non possiamo aspettarci risultati terapeutici.
Si applica come un cerotto sul cuoio capelluto per 48 ore e poi si osserva la reazione (eczema acuto, escoriazioni, eritema) dopo 21 giorni (3 settimane) e poi eventualmente si inizia la cura.
Serve per misurare la risposta allergica e quindi stabilire la dose della concentrazione del preparato (dal 0,0001 a salire fino al 1,5% a seconda della risposta) da applicare una volta alla settimana e qualche ora prima di andare a letto per evitare contaminazione sul cuscino.

La terapia è lenta e il paziente non va abbandonato durante il percorso, ma seguito con costanza per assicurarsi che il trattamento sia fatto in modo adeguato e corretto.
Se il paziente risponde poco si può usare in associazione con Antralina per stimolare ulteriormente l'eczema.

Anche gli antistaminici possono aumentare l'efficacia della terapia immunosensibilizzante.
Il dott. Roberto D'Ovidio a Bari ha fatto studi al riguardo.

Una volta individuata la giusta concentrazione, si può fare l'applicazione topica anche sulle sopracciglia in concentrazione da 10 a 100 volte inferiore rispetto a quella usata sul cuoio capelluto.

NOTA IMPORTANTE: La concentrazione varia a seconda della stagione in funzione della maggiore/minore esposizione al sole.

La Professoressa Piraccini presenta alcuni esempi molto positivi e significativi di risultati efficaci anche su pazienti molto giovani
Effetti collaterali sono ovviamente possibile rigonfiamento dei linfonodi latero-cervicali e/o eccesiva reazione, alterazione pigmentare, iperpigmentazione post-infiammatoria, ecc.

 

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Ore 12.15
Elisabetta Fulgione
Tricoscopia nell'Alopecia Areata

La dr.ssa illustra l'utilità della dermoscopia nella diagnosi differenziale per individuare le fasi della malattia e quindi impostare la cura della alopecia areata.

Cosa sono i yellow-dots?
In apresenza di Alopecia Areata sono visibili e frequenti; identificano il Follicolo vuoto con osti dilatati e quindi sono un chiaro elemento diagnostico di AA.
Anche grey dots e black dots sono indici (markers) di presenza di malattia AA, anche se non specifici.
Yellow Dots possono infatti indicare una androgenetica o LED (se più rari e grossi).
Black dots possono indicare tricotillomania, tigna o lichen
Il grey dot può indicare un miglioramento ma anche una cronicizzazione difficilmente reversibile della malattia.

Capelli a punto esclamativo (spezzato e ingrossati nella paerte alta) o a virgola sono alterazioni che identificano l'infiammazione in atto e quindi la malattia
 

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12.31
Dr. Gaetano Agostinacchio
Demodex questi misconosciuti

Il demodex è un acaro parassita del complesso pilosebaceo, invisibile ad occhio nudo e quindi individuabile solo al microscopio (microscopia a luce polarizzata).
Si può osservare sul 30-40% dei pazienti in cura tricologica, quindi con percentuali molto alte!

E' la qualità del sebo a determinare la presenza di demodex:
Non esistono forme diverse di questo acaro, ma diversi stadi della sua vita/crescita.

E' stato studiato il ruolo patogeno di questi acari su alcune forme di calvizie.
Anche se non direttamente correlati alla caduta, i Demodex sembra abbiano un ruolo importante nella seboregolazione e nell'infiammazione dei follicoli che possono indurre a calvizie.
 

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Ore 12.42
Dr.ssa Simona Principato (centro di ricerca Urania - www.edpa.it)
Dermodicosi: rilievi analitici

Ancora sul tema Demodex.
Il demodex scivola sul sebo e entra nel follicolo portando con se batteri; il follicolo si infiamma e si gonfia: se l'azione è continua si può arrivare a uno stato cicatriziale del follicolo, con conseguente perdita del capello.
 

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Ore 14.46
Pietro Gramaglia
Microinnesti da unità follicolari:criteri di arruolamento e standardizzazione della metodica.

intervento molto tecnico che dettaglieremo in seguito con articolo sul portale.

Segue intervento del Dott. Paolo Gigli che porta alcuni casi clinici con fotografie prima/dopo di applicazioni PRP

Il dott. Gigli evidenzia come questo tipo di terapia sia consigliabile in quei pazienti in stadio NON troppo avanzato di calvizie, che siano arrivati a risultati stabili e desiderino provare qualcosa che possa dare un ulteriore miglioramento.
Questo tipo di terapia mostra i suoi risultati subito a 3 mesi dal trattamento e tende a mantenerli stabili nel tempo con riprese a frequenza programmata.
 
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Ore 15.11
Rosa Giannatiempo
Tricobiostimolazione e medicina rigenerativa: esperienza personale

relazione su trattamenti nel post-trapianto (90giorni dopo il trapianto) con PRP, Carbossiterapia e Mesoterapia

La Dr.ssa si sofferma sui molteplici benefici dello Zinco su vari aspetti coinvolti nella calvizie

IN SINTESI: affiancare il post-operatorio del trapianto con terapie ambulatoriali e complementari (ad esempio assunzione di serenoa repens 320mg) può accorciare i tempi della comparsa dei risultati e può portare benefici anche ai capelli non coinvolti nel trapianto
 

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Davide De Rossi
Capelli e Cuoio Capelluto: dal trattamento ambulatoriale al mantenimento dei risultati

intervento sull'uso di complesso iniettabile di Acido Ialuronico + zinco potenziato con vitamina B6 e arginina