Isoflavoni di soia (estrazione)

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,891
3,639
2,015
Milano
Allora, a grande richiesta, ecco la ricetta per estrarre isoflavoni di soia.

Si prende della farina di soia (la più ricca di isoflavoni è quella non sgrassata e tostata) e la si immerge in alcool etilico 60%, quindi dopo alcune ore si filtra il tutto e si fa evaporare l'alcool dalla soluzione mettendola a fuoco lento, il residuo è un concentrato di isoflavoni di soia (daidzina e genistina soprattutto).

Questi sono in forma di glicosidi (con lo zucchero) per trasformarli nella più potente forma di aglicosidi (senza zucchero) potete far agire un enzima (commercializzato) come l'apergillus oryzae (trad. del riso; è quello che lo fa marcire, imputridendo l'amido)che li trasforma efficietemente in daidzeina, e genisteina.Ma questo passaggio non è obbligato.

Ottenuto questo, per poter sviluppare l'equol dovete agggiungere agli isoflavoni i batteri, il lactobacillus sporogenes è importante, ottimi anche gli altri lactobacilli (acidophilus, bifido etc., li si trova anche nei supermercati circa 8 euro 10 fiale), inoltre dovete alimentare il tutto con FOS, ossia fruttoligosaccaridi (batteri e FOS si trovano uniti in vari preparati e integratori,io uso quelli della Long life, il Floractive).
Nota per i meno schifiltosi: i batteri contenuti nella saliva sono tra quelli che rendono più efficiente la produzione di equol.

Lasciate agire i batteri per qualche giorno (ottimale sarebbe la temperatura di 37°, se potete utilizzate una di quelle macchine per fare lo yogurt), quindi prendete di nuovo l'alcool e fate una nuova soluzione con il contenuto, i batteri verranno falcidiati mentre l'equol al pari degli altri isoflavoni, si scioglierà nella soluzione idroalcolica. Filtrate di nuovo il tutto e avrete la soluzione idroalcolica con isoflavoni (equol incluso).

Alcuni link utili su questo argomento (soprattuto per Dep):

http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1516-89132002000600015

http://ift.confex.com/ift/2001/techprogram/paper_6673.htm

httphttp://www.nal.usda.gov/fnic/foodcomp/Data/isoflav/isfl_tbl.pdf://

http://labmet.ugent.be/subpages/downloadfile.php?id=156

http://www.spiritofwomen.org/phyto_meno.html

http://www.nutrition.org/cgi/content/full/132/12/3577#F3

Ovviamente tutte queste operazioni potrebbero essere non economicamente vantaggiose (bisogna vedere soprattuto quanto vi costa l'alcool). Comunque se si parte già da una confezione di Estromineral che contiene 600 mg di daidzeina in tutto e il L. sporogenes, s
 

marlin

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Allora, a grande richiesta, ecco la ricetta per estrarre isoflavoni di soia.

Si prende della farina di soia (la più ricca di isoflavoni è quella non sgrassata e tostata) e la si immerge in alcool etilico 60%, quindi dopo alcune ore si filtra il tutto e si fa evaporare l'alcool dalla soluzione mettendola a fuoco lento, il residuo è un concentrato di isoflavoni di soia (daidzina e genistina soprattutto).

Questi sono in forma di glicosidi (con lo zucchero) per trasformarli nella più potente forma di aglicosidi (senza zucchero) potete far agire un enzima (commercializzato) come l'apergillus oryzae (trad. del riso; è quello che lo fa marcire, imputridendo l'amido)che li trasforma efficietemente in daidzeina, e genisteina.Ma questo passaggio non è obbligato.

Ottenuto questo, per poter sviluppare l'equol dovete agggiungere agli isoflavoni i batteri, il lactobacillus sporogenes è importante, ottimi anche gli altri lactobacilli (acidophilus, bifido etc., li si trova anche nei supermercati circa 8 euro 10 fiale), inoltre dovete alimentare il tutto con FOS, ossia fruttoligosaccaridi (batteri e FOS si trovano uniti in vari preparati e integratori,io uso quelli della Long life, il Floractive).
Nota per i meno schifiltosi: i batteri contenuti nella saliva sono tra quelli che rendono più efficiente la produzione di equol.

Lasciate agire i batteri per qualche giorno (ottimale sarebbe la temperatura di 37°, se potete utilizzate una di quelle macchine per fare lo yogurt), quindi prendete di nuovo l'alcool e fate una nuova soluzione con il contenuto, i batteri verranno falcidiati mentre l'equol al pari degli altri isoflavoni, si scioglierà nella soluzione idroalcolica. Filtrate di nuovo il tutto e avrete la soluzione idroalcolica con isoflavoni (equol incluso).

Alcuni link utili su questo argomento (soprattuto per Dep):

http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1516-89132002000600015

http://ift.confex.com/ift/2001/techprogram/paper_6673.htm

httphttp://www.nal.usda.gov/fnic/foodcomp/Data/isoflav/isfl_tbl.pdf://

http://labmet.ugent.be/subpages/downloadfile.php?id=156

http://www.spiritofwomen.org/phyto_meno.html

http://www.nutrition.org/cgi/content/full/132/12/3577#F3

Ovviamente tutte queste operazioni potrebbero essere non economicamente vantaggiose (bisogna vedere soprattuto quanto vi costa l'alcool). Comunque se si parte già da una confezione di Estromineral che contiene 600 mg di daidzeina in tutto e il L. sporogenes, s
 

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Allora, a grande richiesta, ecco la ricetta per estrarre isoflavoni di soia.

Si prende della farina di soia (la più ricca di isoflavoni è quella non sgrassata e tostata) e la si immerge in alcool etilico 60%, quindi dopo alcune ore si filtra il tutto e si fa evaporare l'alcool dalla soluzione mettendola a fuoco lento, il residuo è un concentrato di isoflavoni di soia (daidzina e genistina soprattutto).

Questi sono in forma di glicosidi (con lo zucchero) per trasformarli nella più potente forma di aglicosidi (senza zucchero) potete far agire un enzima (commercializzato) come l'apergillus oryzae (trad. del riso; è quello che lo fa marcire, imputridendo l'amido)che li trasforma efficietemente in daidzeina, e genisteina.Ma questo passaggio non è obbligato.

Ottenuto questo, per poter sviluppare l'equol dovete agggiungere agli isoflavoni i batteri, il lactobacillus sporogenes è importante, ottimi anche gli altri lactobacilli (acidophilus, bifido etc., li si trova anche nei supermercati circa 8 euro 10 fiale), inoltre dovete alimentare il tutto con FOS, ossia fruttoligosaccaridi (batteri e FOS si trovano uniti in vari preparati e integratori,io uso quelli della Long life, il Floractive).
Nota per i meno schifiltosi: i batteri contenuti nella saliva sono tra quelli che rendono più efficiente la produzione di equol.

Lasciate agire i batteri per qualche giorno (ottimale sarebbe la temperatura di 37°, se potete utilizzate una di quelle macchine per fare lo yogurt), quindi prendete di nuovo l'alcool e fate una nuova soluzione con il contenuto, i batteri verranno falcidiati mentre l'equol al pari degli altri isoflavoni, si scioglierà nella soluzione idroalcolica. Filtrate di nuovo il tutto e avrete la soluzione idroalcolica con isoflavoni (equol incluso).

Alcuni link utili su questo argomento (soprattuto per Dep):

http://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1516-89132002000600015

http://ift.confex.com/ift/2001/techprogram/paper_6673.htm

httphttp://www.nal.usda.gov/fnic/foodcomp/Data/isoflav/isfl_tbl.pdf://

http://labmet.ugent.be/subpages/downloadfile.php?id=156

http://www.spiritofwomen.org/phyto_meno.html

http://www.nutrition.org/cgi/content/full/132/12/3577#F3

Ovviamente tutte queste operazioni potrebbero essere non economicamente vantaggiose (bisogna vedere soprattuto quanto vi costa l'alcool). Comunque se si parte già da una confezione di Estromineral che contiene 600 mg di daidzeina in tutto e il L. sporogenes, s
 

marlin

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Si prende della farina di soia (la più ricca di isoflavoni è quella non sgrassata e tostata) e la si immerge in alcool etilico 60%, quindi dopo alcune ore si filtra il tutto e si fa evaporare l'alcool dalla soluzione mettendola a fuoco lento, il residuo è un concentrato di isoflavoni di soia (daidzina e genistina soprattutto).

Questi sono in forma di glicosidi (con lo zucchero) per trasformarli nella più potente forma di aglicosidi (senza zucchero) potete far agire un enzima (commercializzato) come l'apergillus oryzae (trad. del riso; è quello che lo fa marcire, imputridendo l'amido)che li trasforma efficietemente in daidzeina, e genisteina.Ma questo passaggio non è obbligato.

Ottenuto questo, per poter sviluppare l'equol dovete agggiungere agli isoflavoni i batteri, il lactobacillus sporogenes è importante, ottimi anche gli altri lactobacilli (acidophilus, bifido etc., li si trova anche nei supermercati circa 8 euro 10 fiale), inoltre dovete alimentare il tutto con FOS, ossia fruttoligosaccaridi (batteri e FOS si trovano uniti in vari preparati e integratori,io uso quelli della Long life, il Floractive).
Nota per i meno schifiltosi: i batteri contenuti nella saliva sono tra quelli che rendono più efficiente la produzione di equol.

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http://ift.confex.com/ift/2001/techprogram/paper_6673.htm

httphttp://www.nal.usda.gov/fnic/foodcomp/Data/isoflav/isfl_tbl.pdf://

http://labmet.ugent.be/subpages/downloadfile.php?id=156

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http://www.nutrition.org/cgi/content/full/132/12/3577#F3

Ovviamente tutte queste operazioni potrebbero essere non economicamente vantaggiose (bisogna vedere soprattuto quanto vi costa l'alcool). Comunque se si parte già da una confezione di Estromineral che contiene 600 mg di daidzeina in tutto e il L. sporogenes, s
 

merlin

Utente
10 Febbraio 2004
431
1
265
SEI UN DRAGO MARLIN
A me sembra che ci siano i presupposti perchè funzioni correttamente. Ci vorrebbe un parere di DEP per avvalorare la tesi. Dopo di chè si potrebbe anche chiedere ad una erboristeria (o laboratorio erboristico) se si può fare su scala e quale sarebbe il costo al pubblico (esclusi i tuoi diritti di copyright) He he. Vogliamo anche il parere di Salus che ha i migliori contatti.
Ciao.
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,891
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Milano
Ragazzi grazie, ma questa sostanza esiste da sempre; solo da poco si è scoperto che la produce anche l'uomo e da ancora meno tempo si è visto che può essere molto benefica contro il cancro, infine da qualche mese si è capito che blocca il dht (l'esperimento ha funzionato sui topi, per questo ho pensato a un uso topico ahahah[:D][:D][:D]).

Insomma per capire come produrla bisognava solo un po' armeggiare con la rete (uno dei segnali più incoraggianti è stato quello di trovare l'accesso a pagamento sulle più importanti ed ultime ricerche in proposito - nonché un bando di gara per produrla industrialmente-, ma qualcosa è saltato fuori lo stesso[:p]).

Funziona come fina (a proposito come funziona la fina topica ?) o addirittura meglio(x Ronald )? Non si sa, bisogna provare...
... infatti sto andando a prendere un sacco di farina di soia.[:D]

Saluti.

Marlin
 

basilio

Utente
25 Febbraio 2004
4,203
0
915
Proporrei di fare Marlin moderatore di questa sezione che ne dite?

Basilio..un seguace
 

Dep

Moderatore Chimico
Staff
12 Febbraio 2003
2,319
121
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Modena
Marlin ti è arrivato il mio mex privato di qualche giorno fa?
Ciao[;)]
-Dep-
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
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Milano
Certo Dep, ho anche risposto, ma all'invio mi è venuto fuori qualcosa come error 480 etc. quindi sinora non sapevo se avevi ricevuto qualcosa. Ora provo a riscriverti.

Però Dep, è fortemente richiesto il tuo parere anche su questa questione. Ecco alcune belle domandine x te:

Visto l'utilizzo intenso dell'alcool per estrarre isoflavoni si potrebbe in questa fase utilizzare quello denaturato (tanto poi lo si fa evaporare) che costa meno ?

E se non lo si può utilizzare si potrebbe utilizzare una storta per recuperare l'alcool con condensa dopo evaporazione ?

E se sì, dove si acquista una storta e quanto può costare ?

Ciao.

Marlin

Per Bas: moderatore io ? non sum dignus.[:I]
 

Dep

Moderatore Chimico
Staff
12 Febbraio 2003
2,319
121
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Modena
Ciao Marlin[;)]
ieri sera ho letto metà della tua bibliografia......quando finisco l'altra metà ti faccio sapere le mie impressioni.....

Per quanto riguarda le domande:

Visto l'utilizzo intenso dell'alcool per estrarre isoflavoni si potrebbe in questa fase utilizzare quello denaturato (tanto poi lo si fa evaporare) che costa meno ?

No, molto meglio utilizzare l'etanolo bianco da liquori.....per denaturare l'alcool vengono usate sostanze che si concentrerebbero durante l'evaporazione.....

E se non lo si può utilizzare si potrebbe utilizzare una storta per recuperare l'alcool con condensa dopo evaporazione ?

Certamente.....serve un distillatore (ce ne sono di vari tipi e forme...per esempio questo http://www.passus.it/pages/mm479.jsp?section=363 clicca sulla figura per ingrandirla)



E se sì, dove si acquista una storta e quanto può costare ?

L'attrezzatura da laboratorio costa abbastanza (a te servirebbe un pallone-beuta smerigliato, un refrigerante a colonna, testa e coda di distillazione) se vuoi ti faccio sapere....

Oppure in un qualche modo si può cercare di costruirselo tanto il principio è sempre lo stesso: in un recipiente di vetro(per esempio una bottiglia) si scalda la soluzione, i vapori salgono verso l'alto e vanno a condensare in un tubo raffreddato esternamente (per esempio un tubo di ferro o plastica o altro) da acqua corrente o avvolti da stoffa begnata.....la condensa(nel tuo caso alcool) poi si raccoglie in un bicchiere.....
I raccordi (bottiglia-tubo) li puoi fare con tubi di gomma(che resistono anche a 80/100C°) e fascette ......ricordati che lo spazio tra recipiente dove il liquido si scalda e la colonna di condenzazione deve essere il piu' breve possibile altrimenti la condensazione avviene prima ....

Un condensatore del tipo che intendo io lo trovi qui http://www.itisrn.it/chimica.php(si vede male....è la penultima foto).....il recipiente a destra è dove si riscalda il liquido.....poi c'è un raccordo che conduce ad un tubo inclinato verso il basso(il refrigeratore dove c'è una intercapedine in cui sdcorre acqua fredda.....l'intercapedine è una finezza, basta avvolgere il tubo con dei pezzi di stoffa costantemente begnati da acqua fredda)....per gravità il condensato arriva nel recipiente di raccolta a sinistra

Fammi sapere....o mio alchimista[;)]
-Dep-

 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,891
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Milano
Occhèi Dep, splendido come sempre; prima di trasformare la casa in una distilleria, aspetto comunque che tu legga la documentazione che ho esposto su (comunque ce n'è molta altra, per approfondire, se vuoi).

Sto cercando di capire se si può passare direttamente dalla farina all'equol senza passare dagli isoflavoni isolati e quindi risparmiando marchingegni ed alcool. Del resto, tutta questa operazione la fanno i batteri nel nostro pancino, solo che devono essere i batteri giusti e proprio su questo c'è molta reticenza in rete (anche se io ho trovato almeno due formulazioni differenti).

Tu se non erro dovresti essere un esperto di fermantazione batterica (la tesi sull'aceto balsamico non è tua ?), più un bio-chimico che un semplice chimico, quindi puoi consigliarci per il meglio.
Per esempio, l'aspergillus oryzae che secondo alcuni ricercatori è il microrganismo più efficiente nella glicosidasi, potrebbe essere aggiunto subito agli altri batteri (o prima), ma tieni conto che anche gli altri batteri da soli la dovrebbero compiere prima di dedicarsi all'equol.
Una curiosità: l'aspergillus è il fungo che utilizzano i giapponesi per fare il saké (vuoi vedere che c'entra anche con l'aceto balsamico e hai le scorte in cantina ?[:D]).

Insomma fammi sapere, io sono tentato di buttare la farina nella vecchia e inutilizzata yogurtiera da un litro che ho in casa e aggiungere fermenti e acqua (o meglio brodo ?), quindi dopo la fermentazione a 37° aggiungere l'alcool necessario per estrarre gli isoflavoni equol incluso e avere così già pronta la lozione.[;)]

Ciao.

Marlin



 

merlin

Utente
10 Febbraio 2004
431
1
265
Marlin, mi ero imbattuto lo scorso mese in questi meandri e avevo messo da parte i link. Vedi se ti possono essere di aiuto, sono prodotti di soia fermentata e i prezzi non sono male (magari ti permettono di saltare qualche passaggio).
http://store.yahoo.com/iherb/soypowder.html
http://store.yahoo.com/iherb/fermentedsoy.html
Le info provengono da questo sito http://qualitycounts.com/fpisoflavones.html
PROPONGO di dare la laurea Honoris-Ieson in chimica a Marlin.
Ciao.
 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,891
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Milano
Grazie Merlin per le segnalazioni, in particolare dalla prima si deduce che i soliti lattobacilli non sono sufficienti a produrre l'equol, io ripongo buone speranze nello sporogenes, perché è un po' cattivo, ossia è un parente stretto del Clostridium, il famigerato botulino (che però viene utilizzato in dermatologia).

Negli assortimenti di batteri che producono l'equol ci sono delle vere schifezze, almeno una ci deve essere. La Villonella per esempio sembrerebbe fondamentale per produrlo (si veda tra i link sopra ugent, Università di Gent)in un caso. E lo stesso si dice del Clostridium, il quale però ha come parente presentabile lo sporogenes che si può acquistare anche al supermercato (per Cibelli:sta nella polverina
sul tappo delle fiale).
Speriamo basti, anche perché la Rottapharma punta su quest'ultimo apertamente per l'equol e credo che qualche esperimento lo abbiano fatto.


Quanto alla laurea, mi accontento di quella in economia...del resto, come vedete io cerco giusto di risparmiare! eheheh [:D][:D][:D]

Saluti.[:)]

Marlin

 

Dep

Moderatore Chimico
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12 Febbraio 2003
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Modena
Caro Marlin
Nell'aceto balsamico tradizionale di Modena (non quello da supermercato[:p]) ci sono migliaia e migliaia di componenti per cui ci sono diversi ambiti di ricerca....per esempio lo studio dei composti polifenolici, lo studio dei carboidrati, lo studio degli acidi organici, studio dei composti volatili etc etc etc
Il mio lavoro di tesi ha riguardato proprio lo studio e l'identificazione dei composti volatili responsabili del profumo dell'ABTM (formazione, maturazione ed invecchiamento)......ha quindi toccato poco la parte microbiologica (solitamente più studiata da istituti di biologia o biotecnologia) che nel mio caso specifico c'entra ma fino ad un certo punto .....
Le mie (a dir la verità di base) conoscenze di chimica delle fermentazioni pertanto fanno riferimento solo ad un complementare sostenututo al quarto anno.......è campo spaventosamente immenso e affascinante, ma il tempo è quello che è .....tra l'altro il mio indirizzo è in chimica organica pura[;)]

Purtroppo dobbiamo rimandare il discorso perchè devo scappare....

Intanto ti dico che l'idrolizzazione dei glicosidi oltre che per via enzimatica puo' essere condotta anche per via chimica (idrolisi acida) ......un po' come avviene per il saccarosio in soluzione acquosa acida (una acidità blanda) che libera glucosio e fruttosio tramite rottura del legame glicosidico........ovvio che poi vanno studiate bene le condizioni sperimentali da seguire per una resa accettabile[;)]
Ciao
-Dep-

 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
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Milano
Beh Dep è già buono che la tua specializzazione si in chimica organica (pensa se era inorganica ![:D])

Comunque il problema resta quello di capire se con un solo carico si possono ottenere sia i normali isoflavoni che l'equol senza spreco di alcool.

La quantità di farina per la famosa boccetta di 60 ml al 5% di equol (teorico)è quella indicata in altro post di circa 2,5 kg. Le stesse indicazioni dell'usda (U.S.Dept.of Agricolture) lasciano il dubbio quando stabiliscono il contenuto di daidzeina & Co. :lo intendono come già bello che trasformato dai corrispondenti glicosidi, oppure no ? Tutto lascerebbe supporre di sì infatti solo la soia fementanta (che alimentarmente si chiama: miso, tempeh, natto etc.) dovrebbe contenere gli agliconi e la farina non è fermentata.

In effetti i brasiliani (primo link primo post) aggiungono una minima percentuale (0,1%)di acido acetico (balsamico [:D]?) all'etanolo 70%. Forse la trasformazione avviene anche con aceto e acqua, tuttavia il ns. handicap è quello di non poter utilizzare metodi di analisi per verificare i vari risultati, per questo dobbiamo andare sul metodo più sciuro (idrolisi enzimatica).

Un'altra cosa che ti pregherei di considerare sono le proporzioni: da una parte si diluiscono 10 g di farina in 10 ml di alcool, proporzione, se non sbaglio, di circa 1:1 nell'altro 100 mg ovvero 0,1 g in 4 ml ossia quasi 4 g ossia 1:40; se la soluzione ideale fosse quest'ultima sarebbe un grande dispendio in alcool, se fosse la prima non so neanche come si possa ottenere una soluzione liquida !(hanno sbagliato loro a esprimersi o io i rapporti ?)

Salutoni.[:)]

Marlin

Ps. 100 messaggi ? allora sono maggiorenne (non + Junior) Evvai !!!...anch'io Membro attivo (meglio che passivo [:D])

 

marlin

Amministratore
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9 Maggio 2004
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Milano
Errata corrige: il secondo rapporto è tra 10mg di farina e 100 ml(non 10) di alcool 60%, quindi di 1:10;
allora ci siamo, anche se il rapporto è piuttosto alto. La domanda quindi diventa: sin dove è possibile ridurlo (magari un bel 1:3 ?).

Ariciao.[:)]

Marlin

 

Dep

Moderatore Chimico
Staff
12 Febbraio 2003
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Modena
Marlin non volevo toccare il tasto dolente relativo alle conferme sperimentali in quanto ci farei la figura del gufo-disfattista[:p][;)]

La domanda quindi diventa: sin dove è possibile ridurlo (magari un bel 1:3 ?).
E' una domanda da un milione di dollari[;)]....in assenza di verifiche sperimentali bisogna andare un po' a occhio ...

Ti posso solo dire che è più vantaggioso fare 2 estrazioni con x ml di solvente piuttosto che una unica con 2x ml di solvente.....
Inoltre puoi limitare la quantita di miscela alcool/acqua e aumentare il tempo di contatto con la farina (sotto agitazione) cioè cercare di ottimizzare al massimo le estrazioni per limitare l'utilizzo di reagenti

Purtroppo la chimica è una scienza alquanto sperimentale.....reazioni impossibili sul piano teorico vanno via lisce come l'olio nella pratica....viceversa reazioni teoricamente banalissime incontrano nella pratica miriadi di ostacoli
Morale: provare (e verificare), riprovare(e verificare) e riprovare ancora(e ri-verificare ancora)[;)]
Notte
-Dep-


 

marlin

Amministratore
Staff
9 Maggio 2004
33,891
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Milano
Caro Dep, se tu vacilli tutta la community si deprime [:D]

Io resto ottimista anche se il problema andrebbe scisso in due: estrazione isoflavoni (facile e piuttosto sicuro solo si cerca di renderlo meno dispendioso) e produzione equol (con più incertezze soprattutto riguardanti i microrganismi che agiscono).

Tuttavia c'è chi si è mosso per tempo e tra poco ci inonderà di prodotti con l'equol; chi ha tempo e interesse dia un'occhiata a questo brevetto (che sostanzialmente conferma il procedimento casereccio sopra indicato):

http://patft.uspto.gov/netacgi/nph-Parser?Sect1=PTO2&Sect2=HITOFF&p=1&u=/netahtml/search-bool.html&r=1&f=G&l=50&co1=AND&d=ptxt&s1=equol&OS=equol&RS=equol

Salutones [:)]

Marlin